Daniele Semeraro

Giornalista

Perché oggi parteciperò alla manifestazione sulla libertà d’informazione

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  • Perché nel nostro Paese c’è bisogno non di libertà d’informazione, ma di una maggiore qualità dell’informazione;
  • Perché non è più accettabile che – come minimo – cinque delle sette maggiori reti televisive nazionali siano controllate direttamente o indirettamente dal presidente del Consiglio e dal Governo;
  • Perché il principale telegiornale italiano, pagato da tutti gli italiani, non può continuare a nascondere notizie di fondamentale importanza per l’opinione pubblica;
  • Perché non è possibile che in uno dei Paesi che, nel passato, è stato simbolo di cultura e pensiero illuminato in tutto il mondo, la maggior parte delle persone si faccia un’opinione solo guardando quegli stessi telegiornali pilotati;
  • Perché sui disastri (molti dei quali annunciati) che accadono in Italia il Governo non può farsi bello, sempre grazie all’utilizzo spregiudicato delle televisioni, con la ricostruzione e l’aiuto alla popolazione, quando centinaia di morti possono essere evitate utilizzando le risorse economiche per la prevenzione e la messa in sicurezza delle abitazioni e del nostro territorio, sempre più martoriato dall’abusivismo;
  • Perché il giornalismo dev’essere, come accade in tutti gli altri paesi industrializzati, il cane da guardia del potere: deve poterlo ammonire, massacrare, fare a pezzettini, e non – al contrario, come accade da noi – essere il cane ammaestrato, corrotto, indifeso e assoggettato;
  • Perché certi giornalisti assoggettati e corrotti non meritano di portare con sé il tesserino che in tanti abbiamo sudato e con con il quale ogni giorno teniamo fede alla nostra promessa di raccontare in modo imparziale il mondo che ci circonda;
  • Perché nel nostro Paese X-Factor e Grandi Fratelli vari stanno rendendo imbecille la classe più giovane della popolazione, sempre più disinteressata al bene comune e alla cosa pubblica, e sempre più interessata solamente al proprio orticello;
  • Perché dobbiamo vergognarci, come italiani, a ogni uscita pubblica del nostro presidente del Consiglio;
  • Perché a un governo scandaloso che premia i malfattori e i ladri non c’è da nessuna parte alcuna forza credibile di opposizione, capace di prendere in mano la situazione e riformare la classe politica attuale;
  • Perché sto vivendo in prima persona, insieme a tanti altri ragazzi della mia età, una crisi economica e una carenza di occupazione in un mondo del lavoro in cui la bravura e il merito sembrano non contare affatto;
  • Perché con tutto quello che sta succedendo da qualche anno a questa parte è sempre meno difficile dirsi orgogliosi di essere italiani.

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