Daniele Semeraro

Giornalista

Da Microsoft una nuova tecnologia di "protezione musicale"


La notizia è passata abbastanza sotto silenzio. Microsoft si è aggiudicata il brevetto per una nuova tecnologia, alternativa al Drm, che potrebbe essere utilizzata per proteggere i diritti dei detentori dei brani musicali.

La tecnologia è chiamata “stealthy audio watermarking” e permette di inserire, all’interno del segnale audio, un codice identificativo del proprietario del file (chiamato “watermark”) che, al momento, risulterebbe molto difficile da eliminare.

Questo tipo di tecnologia non codifica i file come quella Drm e non impedisce agli utenti di distribuire i file in giro. Può essere utilizzata, però, per provare chi ha diritto (ad esempio perché lo ha acquistato) ad utilizzare un determinato file. In questo modo, trovando un file protetto da questo tipo di watermark, si potrebbe risalire al proprietario originale e tracciarne il percorso all’indietro (punendolo, eventualmente, se ha diffuso il file illegalmente – alla faccia della privacy).

È indubbio, in ogni caso, che questa tecnologia, meno invasiva del Drm, farebbe comunque da deterrente al file-sharing.

Attualmente Microsoft utilizza la tecnologia Windows Media Drm che codifica e protegge i file musicali da distribuzioni non autorizzate. La casa di Redmond è sempre stata tra i primi fautori dell’uso del Drm, anche se ultimamente ha iniziato a considerare la distribuzione di brani musicali senza Drm dopo la scelta analoga di Apple.


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