Daniele Semeraro

Giornalista

Internet radio, domani è il giorno del silenzio


Migliaia di webcasters e internet radio statunitensi si spegneranno per una giornata di silenzio domani, martedì 26 giugno. L’iniziativa nasce per sensibilizzare case discografiche, opinione pubblica e membri del Congresso Usa e impedire la “morte certa” di centinaia di stazioni radiofoniche sul web.

Causa della “morte”, l’aumento del costo dei diritti dei brani musicali a partire dal 15 luglio. Fino ad ora le internet radio pagavano in base a quante canzoni trasmettevano; adesso, invece, saranno costrette a pagare in base al numero di ascoltatori. Inevitabile che le più piccole saranno costrette alla chiusura, mentre molte altre dovranno limitare il numero di utenti o chiedere il pagamento di un canone.

Numerose le iniziative di protesta, guidate dall’associazione Save Net Radio: alcune emittenti verranno spente totalmente; altre, invece, trasmetteranno suoni della natura (come ad esempio il rumore delle onde del mare) intervallati dalle spiegazioni della protesta.

Tra i canali radiofonici che hanno già dato il proprio consenso figurano grossi nomi come Yahoo!, Live365, Mtv Online, AccuRadio, Pandora e tantissimi altri (abbiamo citato solo i più famosi); tra i grandi, solo Last.fm (come anticipato in TechCrunch) non dovrebbe aderire.


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