Daniele Semeraro

Giornalista

La Corte Europea respinge l'appello di Microsoft


Dopo anni di polemiche è finalmente arrivato, questa mattina, il verdetto della Corte Europea sull’appello, presentato da Microsoft, contro la multa inflittagli nel marzo del 2004 per violazione delle norme antitrust. La Corte si è espressa negativamente, e quindi l’azienda di Bill Gates sarà costretta a pagare una maxi-multa di 497 milioni di euro.

Microsoft, in particolare, è colpevole di commercializzare, insieme al sistema operativo Windows, il software Windows Media Player. La mossa, infatti, è ritenuta in grado di danneggiare gli altri produttori di software.

La corte ha bocciato tutti i ricorsi presentati da Microsoft, ad eccezione di quello sulla nomina di un gruppo di esperti incaricato di vigilare sul rispetto delle norme comunitarie e in particolare sulla possibilità di avere libero accesso ad informazioni, documenti e codici di Microsoft.

Da ora in poi, dunque, Microsoft sarà obbligata a commercializzare i sistemi operativi Windows senza Media Player, e avrà l’obbligo di fornire informazioni circa l’interoperabilità dei software concorrenti (dovrà, in poche parole, segnalare che ad esempio per ascoltare la musica esiste Windows Media Player ma anche, per fare un esempio stupido, Vlc e Winamp).

La Commissione Europea ha accolto “favorevolmente” il verdetto, che però non mette la parola fine all’annosa disputa: Microsoft ha infatti sessanta giorni per presentare appello davanti all’Alta Corte di Giustizia europea. La società ha però dichiarato di voler studiare attentamente la sentenza prima di effettuare mosse successive. Staremo a vedere.


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