Daniele Semeraro

Giornalista

Reti wi-fi sempre più a rischio


Brutte notizie per gli amanti del wi-fi: la vostra rete domestica o aziendale potrebbe essere più a rischio di quanto pensiate. Parola di un gruppo di ricercatori della Technische Universität Darmstadt, che hanno mostrato come “rompere” una chiave Wep a 104 bit (il meccanismo di sicurezza standard per le reti 802.11b/g/n) in meno di due minuti. Il tutto con una possibilità di errore (entro i due minuti) del cinque per cento e con l’utilizzo di un “normalissimo” Pentium-M a 1,7 GHz.

Per iniziare un attacco, spiegano, c’è bisogno innanzitutto di parecchio traffico da monitorare; poi si può iniziare a forzare la protezione. Il meccanismo è più o meno questo: si forza la rete a generare pacchetti. Una volta analizzati 40mila pacchetti si ha il 50 per cento di possibilità di forzare la chiave; altri 20mila pacchetti e si arriva all’80 per cento. Per una sicurezza quasi totale c’è bisogno di 85mila pacchetti di dati. Il tutto attraverso l’uso di un software chiamato Aircrack-ptw.

La notizia, spiegano i ricercatori, non è quella che le reti wireless siano vulnerabili (si sapeva già), quanto quella che con un normalissimo portatile si può compromettere una rete. E se vogliamo un’infrastruttura più sicura? Gli esperti ci spiegano che sarebbe meglio utilizzare una protezione di tipo WPA2 con standard 802.11i, anche se comunque anche la WPA non è soggetta ad attacchi del genere.


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