Daniele Semeraro

Giornalista

Inbox 2.0, l’e-mail diventa “social”


E se i social network si spostassero dal Web alla posta elettronica? È quanto ipotizza Saul Hansell all’interno della rubrica Bits del New York Times, secondo cui Google e Yahoo! avrebbero dei piani molto simili per rispondere allo strapotere di MySpace e Facebook: far diventare i propri sistemi di e-mail dei social network, in una sorta di “Inbox 2.0″.

Le webmail più evolute (come quelle di Google e Yahoo!) contengono già infatti molto di quello che Facebook chiama “grafico sociale”, cioè la connessione tra persone. Basta pensare a ciò che accade quando ci iscriviamo a un nuovo social network: per prima cosa, il sistema chiede di poter scandagliare la posta elettronica del nuovo utente per trovare nuovi contatti. A pensarci bene, Google e Yahoo! hanno capito che nelle caselle di posta di loro proprietà utilizzate in tutto il mondo ci sono già, in modo naturale, una marea d’informazioni utili per costruire servizi simili a Facebook&co.

Yahoo!, in particolare, starebbe lavorando a Inbox 2.0, una maniera – appunto – per rendere la propria posta in arrivo “un po’ più sociale”: gli utenti potranno costruire profili in modo che, ad esempio, facendo click sul mittente di una mail è possibile avere maggiori informazioni su di lui, guardare foto, vedere i suoi amici e così via. Inoltre, sempre Yahoo! sta lavorando su un sistema che analizzerà lo scambio di mail tra una persona e l’altra e, in base a questo, connetterà le due persone all’interno della rete sociale. Per Google, invece, non si hanno molte informazioni, ma secondo Hansel i piani sono del tutto simili a quelli dell’avversario.

Di certo se qualcuno è contento dell’iniziativa, in molti stanno criticando questa scelta, che porterebbe a un totale cambiamento di rotta nell’uso della mail, togliendole probabilmente quella velocità e immediatezza (e anche un po’ freddezza) che la caratterizzava. Io personalmente, se posso aggiungere la mia opinione, sono d’accordo. Mail e social network vanno probabilmente verso l’integrazione, ma ci sono moltissime persone (soprattutto chi la posta la usa per lavoro) che non sono interessate a questo servizio e per cui l’e-mail deve rimanere uno strumento veloce e pratico di comunicazione. Che succederebbe se i social networks prendessero il sopravvento?


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