Daniele Semeraro

Giornalista

La spazzatura elettronica ci sommergerà?

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La maggior parte dell’e-waste, comunemente chiamata “spazzatura elettronica”, cioè tutta quella serie di monitor, tastiere, mouse che non utilizziamo più, starebbe andando a finire dritta dritta nei paesi in via di sviluppo, contribuendo, così, a inquinamento e malattie. È quando continuano a denunciare centinaia di attivisti ecologisti in tutto il mondo, secondo cui solo negli Stati Uniti nel 2007 sono stati messi fuori uso (e quindi destinati comunque alla discarica) ben 47 milioni di computer.

Questo significa 47 milioni di tastiere, di mouse, di monitor Crt, di case, di processori… la maggior parte dei quali provenienti dalle aziende. E questo solo per gli Stati Uniti: moltiplichiamo almeno per 8 il numero 47 per ottenere, più o meno, la produzione globale di spazzatura elettronica. Un fenomeno in enorme aumento: basti pensare che nel 1998 erano “solo” 20 milioni i computer buttati ogni anno… e in soli dieci anni il loro numero è raddoppiato.

Ovviamente – dicono in molti – non si può fermare il progresso: sostituire le apparecchiature elettroniche (non solo i computer, ma anche le Tv, gli impianti stereo e così via) significa andare avanti nella tecnologia e arricchire un Paese. Ma dobbiamo stare molto attenti su questo punto, perché al momento meno del 20 per cento di tutta la spazzatura elettronica viene riciclata. Ed è davvero un peccato, se consideriamo che all’interno dei nostri elaboratori elettronici c’è di tutto, dal vetro all’alluminio, dalla plastica ad altre sostanze riciclabili.

Unica nota positiva è che in Europa (al contrario degli Stati Uniti – ma l’Europa produce meno spazzatura elettronica degli Usa) non è possibile esportare scarti informatici nei paesi più poveri o in via di sviluppo. Una situazione, insomma, che andrebbe molto meglio monitorata, perché inizia ad essere un fattore molto pesante per l’inquinamento della terra e la nascita di malattie legate alla presenza di questi materiali, che spesso quando vengono disassemblati diventano tossici. Voi come vi comportate quando dovete sostituire un computer? Lo portate in un’”isola ecologica” per lo smaltimento? O buttate monitor&tastiera (magari non più funzionanti) nel normale cassonetto dell’immondizia?


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