Daniele Semeraro

Giornalista

Lo strano caso dei domini inesistenti e poi esistenti

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Alcuni utenti internet e blogger nell’ultimo periodo hanno denunciato uno “strano” fatto. Che poi tanto strano non è. È capitato a moltissimi, infatti, che dopo aver provato a vedere se un dominio fosse disponibile (ed era veramente disponibile) il giorno dopo questo venisse “stranamente” registrato da un’altra persona.

Certo, potrebbe trattarsi di una coincidenza. Ma tante coincidenze, una dietro l’altra? Così in molti hanno iniziato a sospettare che alcuni siti che offrono la possibilità di cercare negli archivi “Whois” rivendano a speculatori senza scrupoli i dati delle ricerche degli ignari utenti. Questi speculatori, ovviamente, ricevuta la notizia di un utente che vuole registrare un dominio, lo registrano prima di lui. Poi, quando l’utente chiede spiegazioni, gli viene richiesta una somma di denaro per sbloccare il dominio ed entrarne in possesso.

Adesso arriva la notizia che l’Icann, l’agenzia statunitense che regola i domini, ha deciso di aprire un’inchiesta. Si tratta di un nuovo tipo di frode: fino ad ora, infatti, venivano registrati marchi famosi o nomi di persone celebri; adesso, invece, si vanno a colpire tutti quelli che vogliono registrare un dominio, cosa ben più grave.

Secondo l’agenzia federale l’ipotesi della vendita di interi archivi di ricerche Whois potrebbe anche essere falsa, e magari a fornire ai malintenzionati i dati potrebbero essere virus o spyware. Fatto sta che è ecessario stroncare subito questa brutta usanza, che mina i fondamenti della rete.


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