Daniele Semeraro

Giornalista

Scarichi troppo? Ti sconnettiamo

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È questo – più o meno – quello che si sono sentiti dire dal proprio provider di accesso alla Rete alcuni utenti internet statunitensi. Comcast, questo il nome del provider, ha deciso di punire chi utilizzava troppo la banda a propria disposizione, sostenendo che tramite quel comportamento gli utenti “si accaparrano la massima velocità della rete e abbassano, di conseguenza, la velocità di download per gli altri clienti”.

“Questo tipo di attività abusiva – ha spiegato il portavoce della società, Charlie Douglas – ha avuto un impatto notevole sull’esperienza di tutti gli altri clienti”. Secondo la voce ufficiale della società, in ogni caso, gli utenti disconnessi sarebbero stati “davvero pochi”. Ma è proprio questo il problema?

Facendo qualche ricerca qua e là, però, si è poi scoperto che per utilizzare la rete senza limiti gli utenti avrebbero dovuto acquistare un abbonamento a costo maggiore. Ecco svelato, così, l’arcano. Il “limite” da non superare si aggirerebbe intorno ai mille brani musicali o a quattro film al giorno.

Si difendono, però, gli utenti, spiegando che nel contratto stipulato con il provider non erano menzionati limiti. Non si tratta, in realtà, solo di grossi download di musica, software o film (legali o non). Ultimamente, soprattutto i servizi di televisione ad alta definizione e i giochi online stanno iniziando a saturare le reti, almeno quelle statunitensi, spiega la società di ricerche Abi.

E così i provider stanno iniziando a correre ai ripari, introducendo regole al limite della legalità. E in Italia qual è la situazione? Secondo voi potrebbe arrivare il momento in cui Fastweb o Alice, per citare due famosi gestori, decideranno di “staccare la spina” ai “forzati” del download?


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