Daniele Semeraro

Giornalista

Auto-completami

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Avete mai notato che, quando si fa una ricerca su Google, già mentre si digitano le prime lettere il sistema rimanda una serie di consigli e previsioni su quello che potremmo cercare? La funzione, spesso molto utile, si chiama “Autocomplete”. I grandi server di Google, per spiegare in poche parole come funziona, non fanno altro che registrare tutte le ricerche maggiormente effettuate nel mondo per proporle poi all’utente facendogli, in molti casi, risparmiare tempo. Ci sono ricerche molto popolari, come ad esempio “come ci si cancella da Facebook?” oppure “come cancellare un virus” e così via, e già scrivendo solamente “come”, nella barra di ricerca iniziano ad apparire i risultati più pertinenti. Comodo, no?

In pochi sanno, però, che attraverso la funzione “Autocomplete” è possibile fare una vera e propria analisi sociologica del Web, sia italiano che mondiale. Come? Semplicissimo. Facendo delle prove. Inserendo delle parole molto generiche come ad esempio “come”, “come si fa”, “perché” o “quando” escono fuori dei risultati molto, molto interessanti. E, in alcuni casi, “devastanti”.

Proviamo a scrivere “come”, ad esempio. Scopriremo che in 9.490.000 hanno chiesto a Google “come si fa l’amore?”, in 1.540.000 “come si bacia?”, in 3.200.000 “come far soldi?”. Mentre “solo” in 903.000 “come conquistare una ragazza?”. Come se chiedere a Google fosse meglio che chiedere al fratello maggiore o a un amico più grande!

Proviamo, ancora, a scrivere “perché”: in 23.700.000 hanno chiesto “perché a me?”, magari in un momento di sconforto. Mentre in 40.900 “perché Michael Jackson è bianco?”, in 1.820.000 “perché te lo dice mamma?” (italiani tutti mammoni?) e 1.610.000 “perché si tradisce?”. Ma non è finita: scrivendo “quando” notiamo che in 5.740.000 hanno chiesto “quando inizia uomini e donne?” (no comment, ndr), in 531.000 “quando fare il test di gravidanza?” e in 2.030.000 “quando nasce un amore?”. Per la serie: se non lo sai tu, come fa a saperlo un motore di ricerca?

Ma le domande più incredibili si ottengono, di certo, provando con termini un po’ più specifici. Con “è possibile”, infatti, in 31.600 (tutti matematici in futuro!) si chiedono se sia “possibile calcolare l’area di un pene”. Con “perché le donne”, invece, otteniamo: “perché le donne tradiscono?” (255.000), “perché le donne vanno al bagno in due?” (544.000) e “perché le donne sono stronze?” (117.000). Ma soprattutto a battere il record è “perché le donne non la danno?” (2.270.000). Con “perché gli uomini”, invece, troviamo solamente “perché gli uomini preferiscono le stronze?” (17.000) e “perché gli uomini hanno i capezzoli?” (131.000).

Abbiamo provato anche a inserire altri termini, e – senza farla troppo lunga – ne passiamo in rassegna alcuni. “Come si fa a capire” “se una tartaruga è maschio o femmina?”, si chiedono in ben 36.600. Mentre con “posso rimanere incinta” il risultato che fa più riflettere, tra gli altri, è quello delle 850.000 ragazze che hanno scritto “da un cane”.

Passiamo, invece, al capitolo delle parentele. “La mia ragazza”, si lamentano in ben 2.350.000, “non vuole fare l’amore”. Mentre “il mio ragazzo” “ha il pene piccolo” per 87.500 pulzelle e ahinoi “viene subito” per ben 1.910.000 donne! Mogli e mariti, invece, hanno superato questi problemi di giovinezza e parlano più che altro di tradimenti: “mia moglie” “con un altro” per 1.550.000 mariti, mentre “mio marito” “l’altra volta mi ha scoperto” per ben 1.620.000 mogliettine. Un po’ più di perversione, invece, con i termini “mia madre”, che per 108.000 giovincelli “ha sessant’anni e più la guardo e più mi sembra bella” e “scopa con i miei amici” per 145.000 poveri figlioletti. Parliamo delle sorelle: “mia sorella” “si spoglia” per 17.800 porcelloni e “puzza” per ben 107.000 fratelli! Anche le mamme non sono da meno: “mio figlio” “mi eccita” per ben 57.300 mammine, mentre “sarà un mostro” per 679.000 genitori disperati.

Ci saremmo immaginati di trovare decine e decine di segnalazioni sui propri datori di lavoro, e invece “solo” 2.250.000 persone hanno ammesso che il capo “ci prova”. Mentre alla domanda “mi piace” sono le donne a farla da padrone: hanno risposto “grosso” in 1.400.00 e “ingoiare” in 43.900.

Per concludere la nostra ricerca sociologica non potevamo non vedere come se la cavano gli italini con i problemi a letto. E così scopriamo che scrivendo “perché il pene” otteniamo 227.000 risultati con “perché il pene puzza?”, 896.000 con “perché il pene non entra?” e 36.400 con “perché il pene è storto?”. Mentre, incredibilmente, inserendo il termine “la vagina” non otteniamo alcun risultato. Sarà perché gli uomini italiani sono tutti super-esperti?

Per il momento abbiamo concluso la carrellata delle ricerche più incredibili e più diffuse fatte dagli italiani su internet. E voi, cari lettori, avete trovato termini interessanti? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto!


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