Daniele Semeraro

Giornalista

Capre ladre, cani caldi


→ Daniele Semeraro per lo Stivale Bucato

Capre incarcerate, uccelli nei pantaloni, gatti volanti, cani nei panini. Il Follini ma Vero vi propone il meglio delle notizie pazze sul mondo degli animali

 

UN HOT DOG… PRESO ALLA LETTERA
Il Follini ma Vero che vi proponiamo questa settimana è tutto dedicato ai nostri amici a quattro zampe. Ma anche a due. Ma anche senza zampe e con le pinne. O con le ali. Stiamo parlando dei nostri amici animali. Maltrattati, amati, sfruttati… in storie davvero tanto assurde. Come quella dell’hot dog che arriva da Casablanca, in Marocco. Negli Stati Uniti (ma anche in Italia) per hot dog si intende, comunemente, il panino lungo all’olio farcito con wurstel o salsiccia e condito con maionese, senape o ketchup. E non vuol dire, tradotto alla lettera, “cane caldo”. Cosa che, però, deve aver pensato un imprenditore marocchino dell’industria ambulante della ristorazione. Che ha deciso di proporre panini con carne di cane. Gli amanti degli animali sicuramente staranno storcendo gli occhi, ma purtroppo è successo realmente. L’uomo, che ha venduto carne di cane addirittura per sei anni (ovviamente spacciandola via via per carne di maiale o di bovino) è stato arrestato, condannato a sei anni di carcere e al pagamento di una multa di diecimila dirhams, pari a circa 900 euro. In tribunale, l’uomo ha ammesso che utilizzava anche delle sostanze chimiche per camuffare l’odore e il colore della carne di cane. L’organizzazione, oltre che da lui, era formata da altri quattro uomini colpevoli di fare provviste di cani e ucciderli.

 

MARITO INCAZZATO TIRA GATTO ALLA MOGLIE
Tra moglie e marito non mettere… il gatto. Un uomo dello stato di New York sta infatti affrontando un processo per aver tirato, durante un litigio, il gatto di casa… addosso alla moglie! La storia inizia in piena notte, quando due sposini di 25 anni hanno iniziato a litigare. Il litigio però, forse anche dettato dai fumi dell’alcol, è diventato sempre più molesto. Il ragazzo, andato giustamente su tutte le furie, prima ha tirato un pugno alla parete rovinando tutto l’intonaco del salotto, poi ha lanciato alla donna un’intera collezione di piatti. Infine, non avendo più nulla a disposizione, Paul A. Wood – così si chiama il ragazzo – ha deciso bene di tirare il gatto alla moglie. Facendole anche del male, considerato che il gatto – sentendosi in pericolo – ha giustamente pensato bene di tirare fuori le unghie durante il volo (ma, fortunatamente, non si è fatto male). La donna se l’è cavata con qualche graffio in faccia mentre l’uomo, oltre ad essere stato lasciato, è ora accusato di maltrattamento di animali (e di uomini).

 

PRENDERE 200 PICCIONI CON UNA FAVA
Negli ultimi giorni si è parlato parecchio di traffico illecito di uccelli. Tanto che vi raccontiamo due storie molto simili che hanno dell’incredibile. La prima arriva dal Brasile, dove le autorità aeroportuali di Sao Paulo hanno fermato un uomo portoghese alla dogana per il semplice fatto che nella valigia custodiva duecento uccelli. Di cui, purtroppo, 65 morti. La cosa incredibile è come abbiano fatto gli altri 135 a sopravvivere a un viaggio aereo transoceanico chiusi in una valigia!! L’uomo inizialmente ha ammesso di non sapere che esisteva una legge specifica (!) che impediva di trasportare uccelli vivi in una valigia. Poi, dopo diverse ricerche, è risultato essere un trafficante di animali attivo soprattutto in Brasile e Perù.
Un altra storia del tutto simile arriva invece da Sydney, in Australia, dove un cittadino di Melbourne è stato fermato alla dogana dell’aeroporto perché aveva viaggiato da Dubai con due piccioni nei pantaloni. Fatto ancora più incredibile è che questi piccioni sono stati “buoni buoni” tutto il viaggio. Il trafficante è stato scoperto solamente grazie ai raggi X, che hanno rinvenuto due uova all’interno del suo bagaglio. Per non farli sentire soli, l’uomo aveva inserito all’interno dei pantaloni anche addirittura una melanzana (bah!). A causa delle leggi molto severe sull’importazione di specie estranee, il trafficante ora rischia un massimo di dieci anni di carcere e una multa fino a 70mila euro.

 

CAPRA INCARCERATA PER FURTO
In Nigeria una capra è tenuta rinchiusa in prigione dalla polizia accusata di tentata rapina a mano armata. No no, non stiamo proprio scherzando. O meglio: secondo i vigilanti di un centro commerciale di Lagos, non si tratta propriamente di una capra, ma di un ladro che – utilizzando della magia nera – si è trasformato in una capra per sfuggire all’arresto. Il mammifero, ehm volevamo dire l’uomo, stava rubando una Mazda 323. “Una squadra di vigilanti – ha spiegato Mohammed Tunde, portavoce della polizia dello stato di Kwara all’agenzia di stampa Reuters – è venuta in caserma per segnalare che mentre facevano una ronda hanno visto qualcuno che provava a rubare una macchina. L’uomo, però, è riuscito a scappare, e le guardie quando hanno girato l’angolo hanno trovato solo una capra”. Ovviamente la cosa incredibile non è questa. È incredibile il fatto che, addirittura, la polizia tenga la povera capretta rinchiusa in prigione. Sentite cosa aggiunge Tunde: “Non possiamo basare le accuse su un qualcosa di mistico perché bisogna provare scientificamente, e siamo in attesa delle prove, che un uomo può trasformarsi in una capra”. Cosa c’è alla base di questa incredibile notizia? Il fatto che in moltissimi in Nigeria, una delle nazioni più popolate del continente, credono alla magia nera. Beati loro.

 

I DELFINI? SONO GLI CHEF DEL MARE
Tiriamo un po’ il fiato parlando di delfini, che secondo una recente ricerca devono essere considerati gli chef del mare. Perché? Semplice: sono stati osservati mentre, con la maestria di un grande cuoco, preparano un soffice impasto fatto di calamari. “È il segno – ha spiegato Mark Norman, ricercatore del Museum Victoria di Canberra – di quanto i cervelli di questi animali siano sviluppati. In pratica questi delfini seguono un percorso ben preciso dalla cattura del calamaro alla ‘tavola’, togliendo dal mollusco tutte le parti nocive e non proprio appetitose”. Il comportamento è stato osservato dal 2003 al 2007, e non è per niente una rarità: si ritrova nella maggior parte di loro. Addirittura, altra abitudine comune è quella di catturare pesci più grandi, di prepararli rimuovendo le spine e addirittura di tagliarli in più parti per mangiarli più facilmente.


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