Daniele Semeraro

Giornalista

La confessione corre sul Web


→ Daniele Semeraro per lo Stivale Bucato

Prima c’erano i preti online. Ora, invece, le confessioni si fanno da sé. Ecco le più incredibili!

Una volta c’era Don Piccì, il sacerdote virtuale che aiutava le persone in difficoltà a confessarsi, su internet. Come dimostrano anche le nostre inchieste (del 2007 e del 2008) sono moltissime le persone che ogni giorno, avendo timore o vergogna nel recarsi in Chiesa a confessare i propri peccati, utilizzano il mezzo elettronico via Web per raccontare i propri fatti privati e chiedere perdono.

Ma ci sono dei fatti che difficilmente si riuscirebbe a confessare, anche al più aperto dei sacerdoti. Stiamo parlando dei nostri vizi, il torbido che c’è nell’animo umano, il sesso, le perversioni, insomma l’inconfessabile. C’è chi affida questi segreti al proprio o alla propria partner, chi li racconta al proprio amico del cuore, chi scrive il diario segreto e chi, invece, spiattella tutto su internet. Con il massimo anonimato, ovviamente. E chiedendo anche l’assoluzione.

Stiamo parlando di un nuovo sito, chiamato Confessionale.net, all’interno del quale è possibile confessarsi in modo anonimo e, soprattutto, leggere le confessioni altrui. Ciò che ognuno scrive, leggiamo, non viene censurato preventivamente; quindi, com’è facile immaginare, sfogliando le pagine si trova davvero di tutto, dal tradimento al latrocinio, dall’incesto alla cattiveria pura.

Ognuno, dunque, può scrivere la confessione e poi tornare sul sito, magari qualche giorno dopo, per vedere quante penitenze o assoluzioni ha ricevuto; al contrario, il lettore può leggere tutte le confessioni che vuole e, per ognuna, votare per l’assoluzione o la condanna. Addentriamoci, allora, all’interno delle storie più torbide che abbiamo trovato all’interno del database del sito. Iniziando, ovviamente, da quella che ha avuto più penitenze: “Sto bevendo troppo, non mi accorgo più della differenza tra realtà e sogno”, scrive il “più peccatore”, che ha ricevuto ben 82 penitenze. Ma andiamo avanti, perché questa è bellissima: “C’era un periodo in cui non so bene perché, ma mi capitava, quando usavo il bagno in casa di amici, di fare pipì nel lavandino o nella vasca da bagno. Penso comunque che il bagno sia una sorta di luogo segreto, dove più o meno tutto è concesso, basta lasciare pulito”. L’importante è lasciare pulito, aggiungiamo noi. Altra segnalazione molto criticata dal popolo del Web: “Tradisco mio marito con un suo collega d’ufficio e non mi sento nemmeno in colpa. Penso che prima o poi ci scoprirà, però questo non mi spinge a cambiare le cose. Dovrei lasciarlo, so che non è giusto ma non riesco proprio a sentirmi in colpa perché lui per ora non soffre”.

Tra i peccati più assolti, invece, spadroneggia al primo posto una “tiepida” lamentela contro Trenitalia: “Trenitalia fa schifo. La ODIO e odio tutti quei figli di *** che ci stanno dentro e ti fanno sborsare uno sproposito di soldi per dei treni che fanno schifo che puzzano che sono sempre in ritardo che vengono soppressi e che ti lasciano a piedi. E per colpa dei treni soppressi non lo posso vedere nemmeno oggi. Trenitalia devi morire”. Una confessione lucida ed efficace! A sorpresa, invece, al secondo posto tra le assoluzioni altre due storie di sesso: “Vado a letto con la figlia diciannovenne della mia compagna e non mi sento nemmeno in colpa… anzi!” e “Sto diventando la migliore amica della tipa con cui il mio ex mi ha tradito. Tanto ora sono lesbica”. Per la serie: diventa amico del tuo peggior nemico!

Ma continuiamo con la carrellata delle notizie più strane: c’è chi confessa di non lavarsi i denti la sera, prima di andare a letto, e chi invece di aver rubato dal portafogli del commilitone in caserma. Chi dice di non essere razzista ma confessa di provare odio per le persone basse e chi, invece, si lamenta perché, pur avendo fatto sesso con l’assistente del proprio professore, all’esame ha ricevuto solamente ventotto.

C’è spazio anche per le perversioni più estreme: “Io e mio fratello – si legge – siamo molto legati e da qualche mese facciamo petting. I nostri genitori non sanno nulla. Ho il terrore che ci scoprino. Capisco che la cosa possa sembrare abbastanza insana vista dall’esterno ma non riesco a sentirmi malata, nonostante per noi sia come una droga”. E c’è anche chi nutre un particolare amore per gli animali: “Confesso che mi eccito al pensiero della cagnetta di un mio amico” e chi chiede aiuto, sempre sullo stesso argomento, ai più esperti: “Faccio il solletico alle palle del mio cane. È una cosa gay? Il cane è maschio”. Ma forse la confessione più bella è questa: “A volte le chiappe mi si appiccicano un po’ e diventa fastidioso, allora aspetto il momento giusto e furtivamente ci striscio in mezzo la mano come una Mastercard, e la giornata riparte”. Chi di noi non lo fa?

Il sito, non abbiamo dubbi, di certo farà strada. “La comunità – spiega la sua fondatrice, Amanda – è ancora abbastanza piccola e spesso si intuisce che molte persone tornano a confessarsi. Non so bene come, ma si è creata anche una piccola comunità di ragazze lesbiche o bisex che si diverte a lanciarsi frecciatine anonime. A volte ci sono messaggi che denotano solitudine, penso ci sia molta gente che soffre e che passa troppo tempo su internet, e questo mi rattrista”.

“L’idea di Confessionale – continua Amanda – nasce con un tono leggero, anche un po’ ironico, ma non mancano confessioni vere, di dolore e solitudine, cui riservo attenzione e grande rispetto. Io non sono credente, ma riconosco che per molti aspetti la Chiesa catalizzava in passato una serie di funzioni di grande utilità sociale. Oggi manca la figura del prete di paese. Si vive nelle grandi città e si coltivano amicizie temporanee e spesso superficiali. Scrivere i propri pensieri e le proprie emozioni può essere molto utile; certo non è necessario farlo su internet. In linea di massima – conclude – internet ha grandi potenzialità in merito, ma è anche un mezzo di grandi velocità e banalizzazioni”.


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