Daniele Semeraro

Giornalista

Ecco i Simpson in carne ed ossa. In Inghilterra la sigla rifatta con attori veri



Andrà in onda sul canale Sky One per festeggiare la 17/ma serie
Il clip è costato 18 mesi di lavorazione ed è identico a quello animato

I Simpson prendono vita
in Inghilterra sigla con attori veri

di DANIELE SEMERARO

LONDRA – Il canale inglese Sky One trasmetterà, nelle prossime settimane, la sigla di apertura della serie di cartoni animati più famosa del mondo, i Simpson. Niente di nuovo, se non fosse che la sigla è stata completamente “adattata” al mondo degli umani ed è interpretata da attori veri.

Il clip, costato oltre 18 mesi di lavorazione, sarà messo in onda per festeggiare (e promuovere) l’inizio della diciassettesima stagione, che in Inghilterra partirà il 20 marzo. Anche Matt Groening, storico creatore del cartone animato, si è detto entusiasta dell’iniziativa.

Nella sigla “rifatta”, della durata di cinquanta secondi, appaiono, di seguito, Bart in punizione che scrive alla lavagna, decine di volte, “I will not eat things for money” (“Non mangerò cose per denaro”) e scappa in città a tutta velocità a bordo dello skateboard. Poi c’è la scena di Homer, che esce dal lavoro dimenticando in tasca una barretta radioattiva che butta “tranquillamente” dal finestrino dell’auto. C’è Lisa che è a scuola a lezione di musica, e si permette di superare il maestro con un assolo di sax e viene espulsa. Poi, ancora, Marge in macchina insieme alla piccola Maggie. Alla fine, tutti i personaggi arrivano a casa e si ritrovano, insieme, nella classica scena del divano. La tv, così, si accende e i personaggi “reali” guardano loro stessi nella versione animata.

“Abbiamo utilizzato attori reali, non tanto per la loro sembianza – non si può arrivare ad ottenere la copia esatta dei personaggi gialli più famosi del mondo – ma abbiamo puntato su alcune loro caratteristiche in modo tale da rendere gli attori riconoscibili immediatamente”, ha spiegato uno degli ideatori. E così, nel video è possibile vedere come sarebbero Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie se la loro storia fosse ambientata nella realtà, e non nella città immaginaria di Springfield.

La sigla dei Simpson (quella classica del cartone animato) per gli appassionati è una vera e propria miniera d’oro, che è stata studiata e analizzata in ogni minimo particolare. Durante i cinquanta secondi, infatti, appaiono moltissimi particolari curiosi e sono nascoste scene che scorrono così velocemente da non poter essere distinte.

La scena della mamma al supermercato, ad esempio, è molto significativa: mentre fa la fila alla cassa, Marge legge “Mom monthly” (un mensile dedicato alle mamme), così che Maggie (la figlia più piccola, perennemente col ciuccio in bocca) viene “prezzata”. Il costo di Maggie? Esattamente 847.63$ (appare sul display della cassa), che corrisponde al fabbisogno medio mensile per il mantenimento di un neonato negli Stati Uniti negli anni Novanta.

Un altro esempio da non dimenticare è certamente quello che precede la scena del divano: qui, in una frazione di secondo, appare quello che è chiamato in gergo “Springfield Panorama”, dove scorrono a velocità impressionanti alcune scene di vita quotidiana della cittadina: dal pulmino della scuola che si ferma in mezzo alla strada agli amici di Bart, tra cui Milhouse, che giocano a baseball; dal bullo Nelson che mette un bambino in un bidone della spazzatura agli anziani davanti alla casa di riposo, tra cui il nonno, che guardano criticamente la scena.

Senza dimenticare (gioia degli appassionati e dei collezionisti) che la sigla di ogni episodio è diversa da un’altra: cambiano sempre, infatti, la frase che Bart scrive per punizione alla lavagna, l’assolo di sax suonato da Lisa e, ovviamente, la scena del divano.

(Nelle foto: La scena del divano con i personaggi “reali”. Sotto: la famosa scena della lavagna con Bart)

GUARDA: La sigla “umanizzata” / La sigla originale


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