Daniele Semeraro

Giornalista

Microsoft Media Photo: addio all'amato Jpeg?


Bill Gates punta a un rivoluzione nella fotografia digitale
Il “WMPhoto” comprimerà più del doppio dei sistemi attuali

Microsoft lancia “Media Photo”
Diremo addio all’amato Jpeg?

L’innovativo formato sarà integrato nel nuovo Windows Vista

di DANIELE SEMERARO

ROMA – In un periodo in cui si cerca di rendere compatibili tutti i formati dei file e i sistemi operativi, Microsoft spariglia e prova ad introdurre un’altra barriera. Questa volta nel campo della compressione fotografica, settore dove adesso regna incontrastato il formato “Jpeg”. Secondo alcune anticipazioni, a partire dal lancio del prossimo sistema operativo, Windows Vista, Microsoft inserirà sul mercato il formato Windows Media Photo (WMPhoto), che andrebbe a migliorare tutti i limiti degli attuali formati di compressione. Così, verrebbero resi meglio i colori (sia per la visualizzazione sullo schermo che per la stampa) e ci sarebbe una minore perdita di qualità nella compressione da un formato grande a WMPhoto. I software, inoltre, interpreterebbero e convertirebbero questi file con una maggiore semplicità e impegnando minimamente la memoria ram. Unico limite è che il nuovo formato non è in grado di lavorare con immagini di peso superiore ai 4 Gb. Ma questa limitazione non darà problemi né all’utente domestico né a quello professionale.

Il formato in arrivo è stato interamente sviluppato dai laboratori Microsoft. Per adesso non sono state fornite altre specifiche né sono stati pubblicati esempi di compressione. È stato solamente reso noto che verrà reso compatibile anche con le attuali versioni di Windows Xp. Windows Media Photo, così, diventerà parte integrante della famiglia Windows Media Audio e Windows Media Video (i formati di compressione già esistenti).

Secondo le indiscrezioni, che come sempre in questi casi viaggiano su internet, il WMPhoto potrebbe arrivare a comprimere una fotografia fino a 24 volte (il formato Jpeg, attualmente lo standard in questo campo, comprime tra le 6 e le 12 volte). Se questi dati fossero confermati, si dimezzerebbe lo spazio necessario per archiviare le fotografie, permettendo ai sistemi di memorizzazione (come le fotocamere digitali) una maggior durata delle batterie e una maggiore velocità di trasferimento delle immagini.

Attualmente i formati di compressione più diffusi sono il Gif (che si utilizza, però, soprattutto per la grafica computerizzata) e il Jpeg. Quest’ultimo, in particolare, è diventato lo standard per lo scambio di fotografie, ed è supportato praticamente da tutti i software e da tutti i sistemi operativi. Così, il successo del WMPhoto sarà determinato proprio dagli scenari futuri: stampanti, macchine fotografiche, programmi di impaginazione, di grafica e browser internet accetteranno la sfida e implementeranno la nuova tecnologia? Oppure si affideranno ancora sul formato Jpeg?

(25 maggio 2006)

(Nella foto: Un’immagine Jpeg, da sinistra verso destra, sempre più compressa)


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