Daniele Semeraro

Giornalista

Apple cambia l’App Store: da oggi più trasparenza e attenzione alla privacy


Come annunciato negli scorsi mesi da oggi cambiano le pagine dello store di Apple: ogni volta che scaricheremo una nuova app icone e informazioni di immediata comprensione ci spiegheranno in maniera semplice quali dati l’app raccoglie, come li utilizza e perché

Apple fa un passo avanti sul tema della privacy e della sicurezza dei dati personali, sempre più cruciale e di grande interesse per gli utenti. E a partire da oggi – come annunciato all’ultima WorldWide Developer Conference, la conferenza annuale dedicata agli sviluppatori – aggiorna l’App Store per tutti i suoi prodotti: iPhone, iPad, Apple Watch, Mac, Apple TV. Dunque prima di scaricare un’app adesso attraverso un pannello semplice da comprendere e icone chiare da interpretare sarà possibile scoprire “al volo” come l’app che stiamo per scaricare utilizzerà i nostri dati personali, dalle informazioni sulla nostra salute raccolte dall’Apple Watch a quelle sui nostri contatti, da quelle sulla nostra posizione a quelle sui siti che abbiamo visitato nelle ultime ore. 

Cosa cambia nel dettaglio

A partire da oggi, dunque, quando proveremo a scaricare una nuova app potremo vedere quali sono i dati connessi o non connessi direttamente a noi che l’applicazione utilizzerà: tra questi salute e fitness, posizione, siti visitati, contatti, informazioni finanziarie e di pagamento. Sarà possibile, inoltre, capire anche quali dati vengono raccolti per eventuali attività di tracciamento, come ad esempio informazioni di contatto o sulla posizione che possono essere raccolti da un’app e incrociati insieme a materiali raccolti da altre app o altri siti per pubblicità personalizzate. Infine, icone di semplice comprensione aiuteranno l’utente – già spesso sopraffatto da tante informazioni sulla privacy – a comprendere quali i dati vengono raccolti. La nuova schermata da oggi spiega anche per quale motivo i dati raccolti vengono utilizzati, se sono necessari per far funzionare l’app oppure se invece servono solo per la profilazione o la pubblicità.

Il ruolo degli sviluppatori

Per implementare la nuova sezione sulla privacy Apple sta chiedendo già da alcuni giorni a tutti gli sviluppatori, durante il processo di aggiornamento o di inserimento di una nuova app, di specificare ancora meglio quali dati raccoglieranno e perché. Un programma dunque ambizioso e una responsabilità importante per Apple, che ha adottato il motto “crediamo che i tuoi dati appartengano a te”. Agli sviluppatori che non aggiornano o non forniscono queste informazioni (ricordiamo che a loro non viene chiesto di cambiare il proprio modello di business, solo di fornire informazioni complete) non sarà possibile pubblicare applicazioni sullo store.

La regola dei quattro princìpi

Spiega Apple che tutti i prodotti, dalle app ai servizi, seguono ormai quattro princìpi chiave: la minimizzazione dell’uso di dati, lo sfruttamento dell’”intelligenza” del device, la trasparenza e il controllo e la sicurezza. Secondo questi princìpi, dunque, Apple si impegna, insieme agli sviluppatori, a raccogliere meno dati personali possibile, a mantenere la maggior parte dei dati sui dispositivi degli utenti, ad aiutare bene l’utente a capire quali sono i dati e perché vengono elaborati e a tenere al sicuro i dati degli utenti che vengono raccolti. Apple su una pagina ad hoc (“Informazioni sulla privacy”) dedicata proprio a questi temi raccomanda ai propri utenti di utilizzare Safari per navigare: l’ultima versione offre un antitracking intelligente che impedisce agli inserzionisti pubblicitari di seguirci da un sito all’altro. Tra gli altri consigli: Mappe non tiene traccia dei nostri spostamenti, Foto organizza gli scatti direttamente sul dispositivo senza condividere le informazioni sui luoghi che abbiamo visitato.


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