Daniele Semeraro

Giornalista

Londra, otto startup italiane a caccia di fortuna con “Made in Italy 2.0.2.0.”


L’Italia digitale al centro dei riflettori internazionali in un evento organizzato a a Dartmouth House da iStarter. “È il momento giusto per investire nell’innovazione italiana”

di Daniele Semeraro, inviato a Londra

In Italia oggi è il momento giusto per investire, soprattutto in idee innovative. Così come fece la regina di Spagna Isabella di Castiglia, che credette nel progetto innovativo di Cristoforo Colombo. Parola di iStarter, azienda che mette in contatto idee innovative e investitori per creare business di successo, che per il quarto anno a Londra ha organizzato “Made in Italy 2.0.2.0”, momento di incontro tra otto progetti tra i più innovativi dell’imprenditoria italiana con 60 investitori internazionali. Un evento organizzato, ci spiega Simone Cimminelli, amministratore delegato di iStarter, “per mettere l’Italia digitale al centro dei riflettori degli investitori internazionali”. Nella stesso luogo, dunque, per un giorno otto idee talentuose e 5 miliardi di capitali pronti ad essere investiti.

Gli 8 progetti

Dall’app che permette di piantare alberi a distanza al sistema per “misurare” la felicità dei dipendenti di un’azienda, dalla piattaforma di cybertesting a quella per creare esperienze di shopping con la realtà aumentata. Andiamo a conoscere nel dettaglio gli otto progetti presentati a Londra.

RocketBaby

RocketBaby è uno dei punti di riferimento in Italia nel settore dell’infanzia con oltre 80mila clienti attivi e una crescita del 100% anno su anno. L’azienda ha sviluppato dei progetti produttivi che permettono di realizzare in breve tempo una vasta gamma di prodotti tagliando la catena distributiva tradizionale e offrendo prodotti di grande qualità a prezzi competitivi. “Non vogliamo competere con Zalando o Amazon – spiega Alexander Jovanovic – ma vogliamo diventare il leader del mercato del settore dell’infanzia, proponendo una selezione curata di brand che vogliono restare fuori dai mercati tradizionali ma che allo stesso tempo sono promettenti e una marca tutta nostra dedicata ai più piccoli”.

Swascan

Unica donna a presentare un progetto, Sara Colnago arriva a Londra per presentare Swascan: si tratta della prima azienda di cybersecurity italiana proprietaria di una piattaforma di test e di un centro di ricerca. È stata riconosciuta dall’European Cyber Security Organisation tra le eccellenze del settore e tra le 20 migliori aziende europee nel campo. “Si tratta della prima piattaforma di verifica di sicurezza in cloud – spiega Sara Colnago – che permette di verificare, analizzare e risolvere vulnerabilità su siti e app”.

InVRvision

Fare shopping in un negozio virtuale, con tanto di commessi e scaffali, comodamente seduti in salotto. È quello che propone InVRvision, azienda che vuole rivoluzionare l’e-commerce e introdurre il v-commerce, che permetterà un’esperienza totalmente immersiva e completamente nuova. “Con InVRvision – spiega Matteo Esposito – diamo la possibilità ai negozianti di aprire il proprio negozio in realtà virtuale: una tecnologia che entro il 2020 potrà attrarre nel mondo oltre 100 milioni di consumatori”.

Entando

Come evitare che gli utenti si allontanino dalle marche che amano a causa di un’esperienza negativa sui siti e sulle app? È qui che entra in campo Entando: un software e una metodologia per migliorare la user-experience. Entando conta oltre 80 clienti distribuiti in tutto il mondo: “Quello che facciamo – spiega Walter Ambu – è certificare e accelerare lo sviluppo di app web e mobile nel mondo del cloud, con un focus molto preciso sulla customer experience”.

Soul-K

Anche il cibo e la sua preparazione sono stati al centro dell’evento londinese. Soul-K è una scale-up food-tech che lavora per le aziende del settore alimentare e produce prodotti freschi semilavorati, piatti pronti e sistemi gestionali digitali per i professionisti. Nata nel 2017 Soul-K è cresciuta del 200% e ha consegnato oltre 950mila kg di cibo, lavorando con oltre 1.600 attività in tutta Italia. Spiega Andrea Cova: “Vogliamo fare quello che AWS (Amazon Web Service, il sistema low-cost e semplice da usare di cloud computing di Amazon, ndr) ha fatto per il settore informatico”.

Beaconforce

Come rendere migliori gli ambienti di lavoro e motivare i dipendenti? Beaconforce è una piattaforma che unisce analisi comportamentale e intelligenza artificiale per fornire in tempo reale ad aziende, leader e dipendenti dati e informazioni per migliorare le performance e creare ambienti di lavoro più stimolanti. Ci racconta Antonio Lorenzon che ogni volta che si presenta in un’azienda la prima cosa che gli viene detto è: il nostro asset più importante sono le persone. “Il nostro software permette davvero alle aziende di stimolare e far sentire apprezzati i dipendenti, ascoltando le loro richieste”.

AppQuality

Per essere sicuri che il proprio sito o la propria app siano perfettamente funzionanti si può ricorrere ad AppQuality, una piattaforma che facendo leva su migliaia di tester selezionati e geograficamente distribuiti permette in poche ore di verificare che siti web, app, chatbot e qualsiasi altro prodotto digitale siano “bug free” e con un’ottima esperienza d’uso. “Siamo un gruppo di 15 ragazzi un po’ pazzi che si è inventato questa soluzione innovativa – racconta Luca Manara – e abbiamo oltre 2.400 progetti in Italia”.

Treedom

Treedom è l’unico sito al mondo che permette di piantare alberi e seguirne la crescita online (attraverso foto e localizzazione GPS), finanziando direttamente oltre 40mila contadini locali nel mondo. ”Ad oggi – ci spiega orgoglioso Federico Garcea – sono stati piantati più di 750mila alberi tra Africa, America Latina, Asia e anche Italia, e puntiamo a portare il progetto oltre l’Italia e arrivare al milione di esemplari piantati.

La presentazione e i tavoli

Gli otto imprenditori – presentati a loro volta da otto investitori – hanno avuto circa 10 minuti di tempo per presentarsi agli investitori internazionali e convincerli della validità delle proprie idee e dei propri piani di espansione. Poi, a turno, si sono divisi in tavoli per presentare meglio i loro progetti. “Noi siamo molto bravi tecnicamente – ci spiega il Ceo di iStarter, Simone Cimminelli – e siamo sicuramente capaci di fare innovazione. Dobbiamo e stiamo imparando anche un po’ quell’arte commerciale che nel mondo anglosassone funziona così tanto”. Tra gli investitori in sala anche Accelera, fondo che ha investito in nomi celebri come Facebook, Spotify e Dropbox e Sweet Capital di Riccardo Zacconi, il “re” di Candy Crush, il gioco più diffuso di sempre sugli smartphone.

Il parere di chi ce l’ha fatta

E proprio a Zacconi abbiamo chiesto se le startup italiane sono competitive rispetto a quelle europee e mondiali: “A mio avviso – spiega – siamo bravissimi e non siamo secondi a nessuno. La mia battaglia personale, quello che sto cercando di dre a tutti è: siamo forti ma se abbiamo un’idea nuova, competitiva, diversa dagli altri dobbiamo cercare subito di lavorare a livello internazionale: per crescere veramente bisogna vincere nel mercato mondiale”.


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