Daniele Semeraro

Giornalista

Mate40 Pro di Huawei: potenzialità incredibili ma senza servizi Google


Dopo il P40 Pro ecco che il colosso cinese sforna un altro smartphone dalle ottime prestazioni ma senza i servizi Google. Come va? È semplice da usare? A chi conviene acquistarlo? Proviamo a rispondere alle vostre domande

La mancanza dei servizi Google è certamente un blocco per quanti vorrebbero acquistare uno smartphone Huawei: in tanti infatti si chiedono se le proprie applicazioni preferite funzioneranno, se troveranno le app della propria banca, quelle per la didattica a distanza, quelle per la comunicazione in ufficio o anche i propri giochi preferiti. Come abbiamo già avuto modo di rilevare Huawei sta facendo moltissimo per recuperare il gap con gli store di Apple e di Google inserendo nella sua App Gallery centinaia di nuove applicazioni ogni mese. Ma com’è utilizzare uno smartphone Huawei di questi tempi? Ve lo raccontiamo nella recensione del nuovo Mate40 Pro, lo smartphone di punta dell’azienda cinese per l’inverno 2020-2021. Uno smartphone molto completo, comodo da usare, tra i più potenti in circolazione, come sempre con un comparto fotografico da fare invidia e una buona usabilità. Lo abbiamo utilizzato come smartphone di lavoro per oltre un mese e vi raccontiamo di seguito com’è andata.

Le caratteristiche principali

Huawei Mate40 Pro è uno smartphone 5G molto potente: è equipaggiato con un chipset Kirin 9000 5G SoC in grado di eseguire più attività contemporaneamente, elaborare grandi quantità di dati, supportare al meglio le attività di intelligenza artificiale e rendere lo smartphone più efficiente dal punto di vista energetico. Lo schermo da 6,76 pollici edge-to-edge ha una frequenza di aggiornamento di 90Hz che rende lo scroll, la lettura, i giochi molto fluidi. Peccato per la tacca in alto a sinistra dedicata alla fotocamera anteriore, a nostro avviso un po’ troppo ingombrante. Molto buona la leggibilità anche all’aperto, ottima la regolazione automatica della luminosità in base alle caratteristiche ambientali. Un piccolo difetto che abbiamo riscontrato è che si fatica un po’ quando bisogna fare click su lettere o link che si trovano ai bordi dello schermo, con lo smartphone che riconosce un po’ a fatica il nostro tocco. Molto performante la batteria da 4.400 mAh che non ci abbandona mai, neanche dopo un’intensa giornata di lavoro, streaming, musica, fotografie. E con la ricarica rapida da 65W (con il caricabatterie incluso) è possibile ricaricare la batteria in circa 45-55 minuti. Infine, Mate 40 Pro ha un rating IP68: questo vuol dire che è resistente agli spruzzi, all’acqua e alla polvere. 

Il comparto fotografico

Nella parte posteriore il protagonista assoluto è lo Space Ring: un comparto fotografico, dicono da Huawei, “omaggio all’equilibrio e alla simmetria”, come sempre realizzato in collaborazione con Leica. All’interno dello Space Ring prendono posto una fotocamera Ultra-Vision da 50 megapixel, una Cine-Camera ultra-grandangolare (“in grado di girare in stile cinematografico”, con una qualità XD Fusion XDR VIsion in grado di rendere ogni fotogramma iper-realistico), un teleobiettivo da 12 megapixel con zoom ottico 5x, ibrido 10x e digitale 50x e un sensore laser. Sulla parte anteriore, la fotocamera per selfie da 13MP insieme a un sensore di movimento. La modalità selfie adattiva offre tre livelli di grandangolo che si attivano automaticamente in base alla scena e alle persone presenti nell’inquadratura. Sempre molto buono l’intervento dell’intelligenza artificiale che riconosce cosa stiamo fotografando per settare al meglio luminosità, colori, saturazione, così come i “filtri bellezza” in grado di eliminare le imperfezioni della pelle e di ringiovanirci di qualche anno. Nelle nostre prove siamo rimasti estremamente soddisfatti dagli scatti, sempre naturali, luminosi, con colori brillanti e fedeli alla realtà. Molto buono anche il livello di zoom, anche se quando si usa uno zoom molto “spinto” meglio usare un cavalletto o appoggiare lo smartphone su una base. Buoni anche gli scatti in modalità notturna anche se in campagna all’aperto e con pochissima luce anche il Mate40 Pro fatica un po’. Molto buona anche la stabilizzazione dei video, interessante la possibilità di girare video con lo schermo diviso a metà utilizzando allo stesso momento le fotocamere anteriore e posteriore (funzione certamente apprezzata da blogger e creator). 

Aspettando il nuovo sistema operativo

Il software di Huawei è certamente molto pieno di funzioni, molto scattante e performante. Aspettando Harmony OS 2.0, il sistema operativo proprietario di Huawei che con ogni probabilità sarà presentato quest’anno, sul Mate40 Pro è installato EMUI 11 che offre molte applicazioni preinstallate, da Snapchat a AliExpress, da Deezer a Office, da TrainPal a TikTok a OfficeSuite. Tante anche le novità che permettono (in parte) di superare l’assenza di servizi Google: da MeeTime, app per videochiamate in HD, a Petal Search, il nuovo motore di ricerca di Huawei disponibile in 150 paesi e 70 lingue in grado di cercare contemporaneamente informazioni, notizie, app, video, immagini e anche attività locali, a Petal Maps (per le mappe). È certamente apprezzabile lo sforzo che Huawei sta compiendo nel progettare applicazioni proprie e non far “rimpiangere” all’utente la mancanza dei servizi Google ma è chiaro che per chi usa molto l’ecosistema Google l’assenza si sente. Per quanto riguarda le app, le possiamo scaricare sia da AppGallery (ma qui non troviamo tante delle app più famose) oppure ricorrere a store alternativi (tra questi c’è il completo APKPure): metodo certamente legale ma non di immediato utilizzo, forse, da parte di chi è a digiuno di tecnologia; inoltre alcune app anche se riusciamo a scaricarle poi non funzionano correttamente. Infine segnaliamo che non è possibile fare il backup e il ripristino al volo delle chat di Whatsapp (a meno di non ricorrere a lunghi procedimenti): funzionalità che, se si proviene da un altro smartphone Android, sfrutta Google Drive.

Le altre novità e l’attenzione all’ambiente

Tra le altre interessanti possibilità si possono far fluttuare le finestre in uno schermo utilizzando due applicazioni in contemporanea; inoltre grazie a un sensore di movimento intuitivo e al processore ultra-performante è possibile accedere a numerose interazioni Ai touch-free: basta muovere la mano su e giù, ad esempio, per alzare o abbassare il volume o a sinistra e a destra per cambiare pagina in un ebook. E ancora: si può fare un gesto per scattare una foto o “guardare” il telefono per abbassare la suoneria quando c’è una chiamata in arrivo. Infine, molto veloce il riconoscimento facciale 3D e quello con impronta digitale integrata nello schermo. Tanto spazio alla sostenibilità: Huawei Mate 40 Pro è lo smartphone Huawei più sostenibile di sempre: ridotti del 28 per cento gli imballaggi di carta e del 90 la documentazione di carta; inoltre è stato rimosso l’involucro protettivo in plastica e solo il 3,8% della confezione utilizza questo materiale. Misure che hanno permesso la riduzione di emissioni di CO2 pari a oltre 12mila tonnellate ogni 10 milioni di unità.

Cosa c’è e cosa non c’è, verdetto, disponibilità e prezzi

Abbiamo utilizzato Mate40 Pro per lavorare, ascoltare musica in streaming, prendere appunti, leggere, girare video, editare foto. La mancanza dei servizi Google si fa sentire ma certamente in maniera minore rispetto a prima. Chiaramente non ce la sentiamo di consigliare questo smartphone a chi è proprio a digiuno di tecnologia. Tra le altre considerazioni, abbiamo trovato lo smartphone un po’ ingombrante e scivoloso, croce e delizia degli schermi con i bordi arrotondati: per questo è certamente molto apprezzata la cover trasparente presente nella confezione, Due i colori, Mystic Silver (protagonista della nostra recensione) e Black, un taglio di memoria (8 gigabyte di ram e 256 di spazio di archiviazione), presente la funzione dual-sim compatibile sia con le schede 5G che 4G. Il prezzo di listino è di 1.249 euro.

Pro e Contro

PRO
Scattante e performante
Comparto fotografico

CONTRO
Mancanza servizi Google rende più difficile utilizzare alcune app
Schermo arrotondato a volte rende la scrittura più difficoltosa


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