Il piano di ricollocamento dei rifugiati firmato da Israele e Nazioni Unite crea un caso diplomatico con l’Italia. Il premier israeliano Netanyahu ha annunciato un’intesa sul ricollocamento, anche verso il nostro Paese, di alcune migliaia di rifugiati. Ma nessun accordo è stato firmato con il governo italiano. E in serata il piano è stato bloccato, anche se per motivi di politica interna
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Il maltempo continua a flagellare l’Italia, video e foto dei telespettatori di Sky TG24
Dalla Lombardia alla Liguria fino a Roma mezza Italia continua ad essere sommersa da fango e pioggia. Nel mio servizio una carrellata di immagini inviate alla redazione di Sky Tg24 dai telespettatori.
Langhe
Tra storia, sole, castelli, vigneti e slow food.
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Autumn in Val d’Orcia
Qui la galleria fotografica che raccoglie le foto più affascinanti del mio ultimo viaggio in Val d’Orcia, provincia di Siena. Colline, vigneti, buon vino, campagna: il massimo del relax.
Nei prossimi vent’anni un giovane su quattro lascerà il Sud
Secondo il rapporto Svimez 2011, nel 2050 gli under 30 nel Meridione passerranno dagli attuali 7 milioni a meno di 5. Negli ultimi dieci anni 600mila persone sono immigrate al Nord.
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Vi presento D@diquotes
Dopo alcuni mesi di gestazione nasce oggi ufficialmente D@diquotes, un blog che vuole raccogliere le citazioni più curiose della nostra classe dirigente per non dimenticare – soprattutto nel momento delle scelte, in un Paese che va sempre più a rotoli, le malefatte dei nostri beniamini.
di Daniele Semeraro “Ho spesso ripetuto che in un’altra eventuale vita terrena avrei fatto l’ufficiale di marina. Ebbene, era solo una battuta: farò di nuovo il giudice”. Si conclude con queste parole “Un Giudice – Cinquant’anni al servizio dello stato” (Schena Editore, 195 pagine, 18 euro), il primo libro di Cataldo Gigantesco, presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione. Un’analisi di una brillante carriera giudiziaria da poco conclusa, per racchiudere i ricordi di cinquant’anni di attività e tirare le somme di una vita sempre al servizio della Giustizia e dello Stato, tra piccole e grandi soddisfazioni, piccole e grandi delusioni.
Un paio di mesi fa ho fatto una chiacchierata con una collega dell’agenzia di stampa tedesca Dpa, Stefanie Stahlhofen, che stava cercando informazioni sul precariato e il rapporto dei giovani con il lavoro in Italia. Ne è scaturito un bell’articolo, ripreso dal quotidiano “Die Welt” che pubblico di seguito. Qui l’articolo originale “In Italien verzweifelt eine ganze Generation”
Quasi un terzo della popolazione giovane in Italia non trova lavoro e rimane in famiglia. E già si parla di generazione perduta “Ci si sente depressi perché nonostante si abbia un ottimo curriculum nessuno è pronto a chiamarti”. Daniele, di Roma, è rimasto senza lavoro per ben nove mesi. 29 enne, giornalista professionista, lavorava presso una testata televisiva dopo anni di stage non pagati e collaborazioni. Dopo due anni l’azienda avrebbe dovuto assumerlo. “Per riasparmiare ti mandano a casa e cercano qualcun altro da impiegare, una persona nuova e inesperta” spiega Daniele, disilluso. Che aggiunge: “Un contratto a tempo determinato o un contratto a progetto non danno la sicurezza per potersi construire un futuro”. Continua a leggere Italia: la disperazione di un’intera generazione Cosa dovrà succedere ancora affinché qualcuno si decida a risolvere una volta per tutti una situazione da Quarto mondo? E lo dico con rispetto per il Quarto mondo. La mia amica Marta Rossi del coordinamento giornalisti precari “Errori di stampa” interviene sul palco della manifestazione del 9 aprile a Roma. (dall’editoriale di ieri di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera) UN DISPERATO QUALUNQUISMO Non vanno bene le cose per l’Italia. Prima che ce lo dicano le statistiche – comunicandoci per esempio un dato lugubre: che nel 2010 il reddito pro capite degli italiani sarà in termini reali inferiore a quello del 2000 – ce lo dice una sensazione che ormai sta dentro ciascuno di noi e ogni giorno si rafforza. Alcune foto del mio recente (breve) viaggio in Puglia, da Trani alla costa leccese. Due opinioni sullo sciopero di domani firmate Ezio Mauro e Fiorenza Sarzanini: “Domani non usciranno i quotidiani, taceranno i notiziari televisivi e radiofonici per lo sciopero nazionale dei giornalisti contro la “legge bavaglio”. Può sembrare una contraddizione davanti ad una legge che limita la libertà d’informazione, firmata da un Premier che invita i lettori a scioperare contro i quotidiani. In realtà è un gesto di responsabilità dei giornalisti italiani per denunciare il governo e richiamare l’attenzione di tutti i cittadini sulla gravità di una norma che colpisce insieme la tutela della legalità, il contrasto al crimine e la libera e trasparente circolazione delle notizie. Non condivido al 100%, ma di certo questo articolo di Curzio Maltese fa molto riflettere Finalmente trovo il tempo di pubblicare le foto del mio ultimo viaggio tra le località più remote degli Appennini. Destinazione la Garfagnana, tra le province di Lucca e Pistoia, le Alpi Apuane e l’Appennino tosco-emiliano. Una tre giorni tra oasi naturali, ponti sospesi, paesi fantasma e suggestivi borghi medievali.Cinquant’anni al servizio dello Stato
Italia: la disperazione di un’intera generazione
Calcutta? No, Napoli
Il nostro tempo è adesso (brava Marta)
Buon 2011 Italia
Magico Salento
Il senso del silenzio
Aspettando la rivolta dei giovani
Garfagnana, Alpi Apuane, Lucca