Daniele Semeraro

Giornalista

Quella topolina di Minnie


Sesso, nubifragi, nanetti scomparsi, molestie sessuali a Minnie. Torna la rubrica del “Follini”

 

MOLESTA MINNIE A DISNEYWORLD, CONDANNATO NONNO
Minnie, la topina carina-carina eterna fidanzata di Topolino, al centro di molestie sessuali. Non si tratta di una versione per adulti del celebre fumetto, né l’ultima storia in edicola questa settimana. Si tratta della realtà. Un nonno sessantenne della Pennsylvania, John Moyer, è stato infatti condannato a due giorni di carcere, 180 giorni di libertà vigilata e cinquanta ore di servizi utili alla comunità per aver palpato il seno e il fondoschiena di Minnie – cioè dell’attrice che impersonificava Minnie – al Walt Disney World. In particolare, alcune fotografie ritrarrebbero l’anziano signore, in vacanza in Florida con la famiglia, in atteggiamenti equivoci nei confronti della ragazza. L’avvocato dell’uomo ha cercato di dimostrare che il signor Moyer stava solo cercando di divertirsi e che non si trattava di avance sessuali, come del resto hanno testimoniato alcune persone presenti al momento dell’accaduto. “Non si può andare in un ristorante e toccare il sedere di una cameriera, così come non si può andare in Florida e palpare uno dei personaggi di un parco a tema per bambini”, ha invece ribattuto la difesa della donna, tale Brittney McGoldrick.

 

CONQUISTARE UNA DONNA? È SEMPLICISSIMO: BASTA FARE I LAVORI DOMESTICI
Probabilmente questa ricerca è stata scritta proprio da una donna, ma noi per dovere di cronaca – pur rimanendo molto perplessi – la pubblichiamo. Gli uomini che fanno lavori di casa – secondo appunto uno studio dell’università di Oxford pubblicato sul Journal of Population Economicshanno più probabilità di intraprendere una relazione duratura con la donna che desiderano. Lo studio è stato condotto in numerosi paesi europei, in Australia e negli Stati Uniti. “Le donne – si legge – privilegiano gli uomini che diano una sensazione di responsabilità e laboriosità per una relazione a lungo termine. Gli uomini che danno una mano nelle faccende domestiche – continuano i ricercatori – si dimostrano più capaci di allevare i figli e di mantenere la famiglia, e quindi risultano più attraenti per una scelta di convivenza”.
Per la serie: volete conquistare una ragazza? Non portatela al cinema, né in vacanza: andate a casa sua e iniziate e a pulire da cima a fondo (e poi, magari, fateci sapere com’è andata!).

 

MAI FARE SESSO ALL’APERTO DURANTE UN NUBIFRAGIO
Ma cosa insegnano i genitori ai ragazzi di oggi? Nemmeno le basi, probabilmente. E cioè che durante un nubifragio sarebbe meglio non andarsene in giro per prati e boschetti. Nemmeno per siepi. Ma a volte l’attrazione sessuale è più forte della ragione e delle buone maniere. E così, addirittura, mette a rischio la salute e l’incolumità delle persone. La vicenda è accaduta nella Germania occidentale, nello stato di Nord Reno – Westfalia, dove due ragazzi che percorrevano su un’auto l’autostrada A44 hanno deciso di fermarsi in una piazzola di sosta… per fare sesso! Sì, avete capito bene: l’attrazione era talmente tanta che non potevano aspettare di tornare a casa. E così, fermatisi, hanno iniziato a baciarsi e a “coccolarsi” all’interno dell’auto. Sarà stata la pioggia torrenziale, sarà stato che erano visibili dall’autostrada, i due hanno deciso di percorrere alcuni metri nel prato che costeggiava l’autostrada e di continuare a fare sesso – questa volta in modo più spinto – dietro una siepe. Il temporale continuava a farsi sempre più forte, tanto che a un certo punto un fulmine è caduto a pochissimi metri da loro. Il terreno ha iniziato a vibrare, alcune erbacce hanno preso fuoco… e i due, “graziati” per pochi metri, hanno iniziato a correre – nudi – ai bordi dell’autostrada per scappare e cercare rifugio altrove. A salvarli una pattuglia della polizia che passava da quelle parti; peccato però che la vicenda non è passata sotto silenzio, ma ha avuto una vasta eco nazionale. Con tanto di nomi e cognomi dei due fidanzatini spiattellati sui principali giornali. La prossima volta sarà meglio aspettare di tornare a casa.

 

FURTO DI NANETTI IN GIARDINO ASILO, APPELLO DELLE SUORE A LA SPEZIA
C’è chi li odia e chi li ama. Ma i nanetti da giardino, presenti anche in numerosissimi film, sono ormai un patrimonio dell’umanità. Ecco perché le suore delle Madri Pie di Ovada, in provincia de La Spezia, hanno rivolto un appello ai ladri che hanno rubato i sette nani dal giardino della scuola materna annessa al loro convento, chiedendo loro “un atto di pentimento”. La residenza delle sorelle, tra l’altro tutte piuttosto anziane – si legge in alcuni ritagli di stampa – è cinta da un cancello alto, e per calarsi all’interno è necessario fare parecchie acrobazie. Per questo si pensa che i ladruncoli, che hanno portato via solo i nanetti, potrebbero essere alcuni ragazzini. I nani sono di gesso e piuttosto pesanti. Solo Biancaneve è stata risparmiata. “I nanetti – spiegano le suore – sono i beniamini dei bambini, molto piccoli, che frequentano l’asilo: alcuni si divertono ad accarezzarli, a parlare con loro, perché sono personaggi di una fiaba molto amata. Per questo – supplicano le Madri – chiediamo un gesto di pentimento e quindi la restituzione“. Solitamente a fare atti dimostrativi del genere è il fantomatico Movimento per la Liberazione dei Nanetti, che fa ritrovare i nani dopo averli portati nei boschi, ma al momento non c’è alcun messaggio che possa collegare l’associazione al furto.

 

SPAZZINO IN PENSIONE UCCIDE IL VICINO CHE SPORCA
La stanchezza, l’esasperazione, il caldo estivo portano spesso a tragedie del genere. Che noi non siamo soliti raccontare all’interno della pluripremiata rubrica del “Follini ma vero”. Questa volta, però, abbiamo scelto di raccontarvela perché la vicenda ha davvero dell’incredibile. A Ragalbuto, in provincia di Enna, un settantanovenne operatore ecologico in pensione ha sparato al vicino di casa perché non sopportava più i sacchetti della spazzatura che questi deponeva davanti alla sua abitazione. Dopo una vita passata a pulire le strade e a ritirare sacchetti dell’immondizia, dunque, l’uomo probabilmente dopo l’ennesima discussione ha sparato al vicino – anche lui un settantacinquenne in pensione – uccidendolo sul colpo. L’ex-spazzino, quindi, ha “ripulito” la strada, trasportando il cadavere del vicino nel garage (anni e anni di lavoro da operatore ecologico, aggiungiamo noi, avranno pure lasciato un’eredità!) e poi si è presentato ai Carabinieri, confessando il delitto.


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