Daniele Semeraro

Giornalista

Da Woodstock alla musica “liquida”, JBL compie 75 anni


L’azienda famosa per le sue casse e le sue cuffie raggiunge un importante traguardo. Un momento per fermarsi, guardare al passato e immaginare cosa ci aspetta nel settore audio del futuro. Un anniversario che ci ha dato anche la possibilità di provare uno dei modelli più interessanti sfornati negli ultimi mesi dal brand, la JBL Soundbar 5.0 Multibeam

La maggior parte di noi conosce il marchio JBL per le cuffie, le casse portatili, i prodotti audio professionali, i prodotti dedicati al gaming. In pochi, invece, sanno che JBL è un brand che quest’anno spegne 75 candeline. 75 anni fatti di importanti successi, a partire da Woodstock passando per le conferenze stampa e le cerimonie dei presidenti degli Stati Uniti, per i concerti delle grandi star internazionali fino ad arrivare agli altoparlanti e alle cuffie utilizzati ogni giorno da migliaia di persone. Un’occasione, quella del compleanno, per visitare la sede milanese del marchio, fare un’interessante chiacchierata sulla storia e il futuro dell’audio con Alberto Petroni, da 15 anni in azienda e attualmente marketing manager per l’Italia, e provare anche uno dei prodotti più interessanti usciti negli ultimi mesi, la JBL Soundbar 5.0 Multibeam.

75 anni di storia

Il marchio JBL è stato fondato nel 1946 da James Bullough Lansing (da qui le iniziali, appunto), un pioniere dell’audio tra l’altro di origini italiane, infatti il suo primo nome era James Martini. L’azienda iniziò a crescere nel 1949 quando al comando arrivò William H. Thomas che la fece crescere dal punto di vista commerciale. Ma la consacrazione per il grande pubblico arrivò nel 1969 quando JBL venne acquisita da Sidney Harman che le diede un vero e proprio impulso internazionale: basti pensare che le casse del brand alimentarono il leggendario concerto di Woodstock e lo speaker L100 dal 1970 diventò un vero e proprio modello di riferimento, l’altoparlante più venduto al mondo con ben 125mila esemplari. In tempi più recenti, invece, l’azienda oltre a produrre casse musicali per grandi eventi ha diffuso l’audio delle conferenze stampa dei presidenti americani, ha allestito numerosi eventi tra cui le Olimpiadi di Pechino, la Notte degli Oscar, i Grammy ed è stata partner di grandi artisti come Bruce Springsteen e Lenny Kravitz. Infine, nel 2017 l’azienda Harman International – di cui fa parte JBL – è diventata una sussidiaria controllata al 100% da Samsung Electronics, mantenendo comunque l’indipendenza e il proprio DNA. “Ci si sente orgogliosi, emozionati ed anche un po’ increduli”, ci racconta Alberto Petroni, marketing manager per l’Italia di JVCKENWOOD che incontriamo all’interno della sede milanese del brand. “Increduli perché di solito si guarda avanti – continua – e non ci si ferma mai ad esaminare quello che c’è dietro; però se ci guardiamo indietro vediamo ben 75 anni di storia, di ricerca, di studio, e sono pochissime le aziende al mondo che possono vantare una storia del genere”.

Le pietre miliari

Dicevamo dello speaker più venduto, l’L100, ma sono tantissime le “pietre miliari” dell’azienda. Partiamo intanto dal driver (quindi un componente della cassa) D130 che fu scelto da Fender negli anni Cinquanta come il driver montato sui propri amplificatori da chitarra: già qui si evidenzia un grande connubio tra il mondo della musica rock e l’azienda. Tanti i prodotti iconici, come gli speaker studio monitor 4310 arrivati fino ai giorni nostri o lo speaker Everest del 1985 distribuito in tutto il mondo. E poi, in epoca recente, sono tanti i prodotti lanciati dopo l’avvento prima dell’iPod e poi dell’iPhone: all’inizio, ci racconta Petroni, è stato difficile convincere i consumatori che il mondo dell’audio stava andando nella direzione della musica “liquida”, oggi ci ritroviamo a 15-16 anni di distanza che questa tipologia di prodotti genera il maggior fatturato in azienda. Basti pensare, aggiunge, che nel mondo sono stati venduti più di 100 milioni di speaker portatili bluetooth JBL. “Tra l’altro – ci racconta ancora Petroni – sullo speaker Everest DD66000 ho un aneddoto che non mi tolgo dalla mente: stavamo organizzando un evento a Milano e a setup ultimato chiedo a un mio collega più esperto: ‘Come suona questo speaker?’ E lui aveva le lacrime agli occhi dall’emozione”.

JBL oggi

Il mercato è cambiato, il mondo dell’ascolto stereo è rimasto una nicchia che JBL presidia ma i grandi numeri ormai si fanno con gli speaker bluetooth portatili e soprattutto con le cuffie, in particolare le true wireless, mondo su cui c’è un’agguerrita concorrenza, con il valore del mercato che cresce del 40 per cento anno su anno. E poi c’è il mondo dei prodotti dedicati ai gamer, sempre più diffusi. Al momento, spiega ancora Petroni, il consumatore vuole ascoltare musica in maniera “pratica, semplice”; portandosi dietro i propri brani preferiti sullo smartphone. E per il futuro cosa ci aspetta? “Personalmente – conclude – ritengo che l’aspetto della portabilità sarà sempre più importante, sicuramente anche il mercato dei prodotti wearable, indossabili, aumenterà, e si moltiplicheranno i dispositivi che si applicano al corpo, leggerissimi, quasi inesistenti”.

La soundbar

In occasione del 75esimo compleanno di JBL abbiamo avuto l’opportunità di provare la Bar 5.0 MultiBeam, soundbar JBL che dà la possibilità di ricreare in maniera semplice un’esperienza cinematografica 3D tra le mura domestiche. Si tratta di una barra non eccessivamente grande, compatta, molto semplice da installare e utilizzare, che si collega immediatamente al televisore grazie al cavo HDMI e permette di migliorare a un prezzo tutto sommato contenuto l’audio di film, serie tv, musica, programmi tv. La soundbar JBL Bar 5.0 MultiBeam è dotata di quattro radiatori passivi e produce un suono tridimensionale senza bisogno di elementi aggiuntivi. Utilizzandola in un salotto di medie dimensioni è come se il suono prendesse vita e avvolgesse ogni angolo della stanza (tra l’altro l’utility di configurazione e calibrazione audio è molto semplice da utilizzare). Tra le funzioni più interessanti, essendo la soundbar connessa a internet, anche l’integrazione nell’ecosistema di Apple AirPlay (per ascoltare musica proveniente da dispositivi della Mela), in quello Chromecast built-in (stessa cosa per il mondo Android), e in quello Alexa Multi-Room Music. Tra l’altro avendo in casa un assistente vocale o un altro prodotto con Alexa o Google Home è possibile associare la soundbar all’audio multistanza, in modo tale che la musica suoni in più stanze della casa, perfettamente sincronizzata. Per contro, essendo molto semplice da usare, la barra non ha un’app che permetta la configurazione avanzata dell’audio (ma dobbiamo ammettere che anche con i settaggi automatici l’audio in uscita è di ottima qualità). La JBL Bar 5.0 MultiBeam ha un prezzo di listino di 399,99 euro.

Pro e Contro

PRO
Semplice da usare e da installare
Ottima riproduzione audio

CONTRO
Non ha un’app dedicata
Poche possibilità di personalizzazione audio


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