Daniele Semeraro

Giornalista

Digiwatt, che cos’è e come funziona l’app per la consapevolezza energetica


Digiwatt, che cos’è e come funziona l’app per la consapevolezza energetica

Dalla startup Veos Digital arriva un’applicazione in grado di monitorare il controllo di ogni singolo elettrodomestico presente in casa, dando al consumatore maggiore consapevolezza in merito ai consumi e permettendogli anche di entrare in una Comunità energetica

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Digiwatt è un’applicazione lanciata da Veos Digital, startup attiva nel settore della produzione di software e di ricerca e sviluppo che permette di acquisire maggiore consapevolezza nei confronti dei consumi energetici domestici. Attraverso l’uso di algoritmi di intelligenza artificiale, infatti, Digiwatt disaggrega i consumi di ogni elettrodomestico, segnala eventuali anomalie e indica buone pratiche per poter consumare meno e meglio l’energia. Non è tutto: l’app aiuta anche i cittadini che lo desiderino a entrare in una Comunità energetica. Ma andiamo per ordine.

Come funziona Digiwatt

“Digiwatt – spiega a Sky TG24 Simone Geravini, Ceo di Veos Digital – è un’applicazione che, collegata a un sensore, riesce a capire quali sono i consumi all’interno di un’abitazione. Quindi l’utente con il proprio smartphone è in grado di comprendere, ad esempio, quanto consuma la lavatrice, la lavastoviglie e ogni singolo elettrodomestico presente all’interno dell’immobile. Questo – continua Geravini – offre un grande livello di consapevolezza e porta verso un progressivo risparmio energetico perché restituisce tutta una serie di raccomandazioni per contribuire alla riduzione dei consumi”. Per accedere a Digiwatt bisogna installare uno smart meter, un sensore, all’interno del quadro elettrico di casa (operazione che è possibile fare in autonomia con un minimo di dimestichezza con l’impianto elettrico – ma esistono anche un sistema di assistenza remota e la possibilità di richiedere l’intervento di un tecnico). Dopodiché l’oggetto inizia a comunicare ogni dieci secondi tramite Wi-Fi con i server di Digiwatt inviando i dati di consumo generali. Lì avviene poi “la magia”: attraverso algoritmi proprietari – allenati tramite modelli di machine learning e intelligenza artificiale – vengono riconosciuti i consumi specifici e viene fatta anche una previsione sui consumi per ogni apparecchio monitorato”. Il costo del servizio, in abbonamento, è di 60 euro l’anno.

I vantaggi e le Comunità energetiche

“Ad oggi le bollette – ci spiega ancora Geravini – sono percepite come una tassa e c’è molta poca consapevolezza dei consumi. Attraverso Digiwatt, invece, si può trasformare la voce Kilowattora in ‘quanto costa fare la lavatrice alle 10 del mattino’. Tra l’altro attraverso l’app è possibile anche fare delle comparazioni con famiglie simili per capire se stiamo spendendo in media più o di meno”. Ma cosa c’entrano in tutto questo le Comunità energetiche? Intanto facciamo un passo indietro: le Comunità energetiche, incentivate dallo Stato, sono un insieme di soggetti autonomi (cittadini, aziende, enti, etc) che si riuniscono per praticare l’autoconsumo diffuso di energia. La tecnologia di Digiwatt si propone come un abilitatore per l’entrata in queste comunità perché permette a famiglie e imprese di mostrare il proprio interesse verso questo nuovo modo di gestione dell’energia, in modo da ridurre l’impatto ambientale e anche la bolletta. La soluzione, in vendita da settembre 2022, ha riscosso l’interesse di diverse centinaia di utenti e, nei prossimi mesi, verrà introdotta una nuova versione di Digiwatt dedicata a piccole e grandi aziende che consentirà – ci assicurano – di massimizzare l’efficienza energetica senza stravolgere l’attività quotidiana dell’ufficio.


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