Daniele Semeraro

Giornalista

Lenovo: ecco il super computer raffreddato ad acqua


Lenovo: ecco il super computer raffreddato ad acqua

L’intelligenza artificiale ma anche le simulazioni scientifiche hanno sempre maggiore bisogno di potenza di calcolo. Ma questo significa anche dover raffreddare in maniera sempre più efficace i data center. Lenovo ha sviluppato una tecnologia di raffreddamento ad acqua, che abbiamo approfondito in un’interessante intervista con Alessandro De Bartolo, country manager per l’Italia dell’Infrastructure Solution Group

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Sistemi di super calcolo, intelligenza artificiale, archiviazione e gestione dei dati sempre più veloce, simulazione dei fenomeni fisici e chimici, studio della biodiversità e delle scienze della vita. I supercomputer sono ormai fondamentali per l’evoluzione della ricerca scientifica, ma insieme alla capacità di calcolo cresce la necessità di abbattere i consumi energetici, soprattutto quelli legati ai sistemi di raffreddamento. Questo perché la temperatura di esercizio dei data center continua a crescere proprio a causa dell’elevata miniaturizzazione dei componenti e alla necessità di prestazioni sempre maggiori. Abbiamo visitato la sede milanese di Lenovo e incontrato Alessandro De Bartolo, country manager dell’Infrastructure Solution Group, l’unità aziendale che si occupa di tutte le infrastrutture di calcolo e di gestione di dati. De Bartolo ci ha raccontato di come Lenovo abbia sviluppato, e reso già operativa in numerosi data center in Italia e nel mondo, un’innovativa tecnologia di raffreddamento ad acqua chiamata Neptune Direct Water Cooling in grado di abbattere, oltre alla temperatura, anche le emissioni e i costi di gestione. 


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