Daniele Semeraro

Giornalista

LinkedIn compie dieci anni in Italia: superati i 16 milioni di utenti


Il social network dedicato al mondo del lavoro festeggia il traguardo siglando un importante accordo con la Pubblica Amministrazione. “Nel nostro futuro? Inclusione, competenze, benessere dei dipendenti”

Sedici milioni di utenti iscritti, la terza community nazionale più grande d’Europa, il riconoscimento di un social network serio e “pulito” e un’importante collaborazione con la Pubblica Amministrazione. Festeggia così i suoi dieci anni di attività in Italia LinkedIn, il social network dedicato a tutto il mondo del lavoro (da chi ci si affaccia per la prima volta ai grandi manager) che ha l’obiettivo di aiutare le persone ad avere successo nella propria carriera, ad espandere il proprio network professionale, a crearsi nuove opportunità.

Un social network differente

LinkedIn dunque significa ricerca di lavoro ma anche possibilità di fare networking, di scoprire nuove opportunità professionali, di scoprirsi magari bravi a fare altro rispetto a quello che già si fa tutti i giorni. Significa anche poter esprimere le proprie idee e le proprie opinioni su un social – a differenza di tanti – pulito, sicuro e in cui il dialogo è costruttivo: “Siamo un’azienda – ci spiega Marcello Albergoni, country manager di LinkedIn Italia – che lavora da anni con un obiettivo singolo, quello di dare un’opportunità economica ad ogni professionista nel mondo. E la prima cosa che abbiamo fatto è tenere il nostro network molto pulito e di conseguenza rendere la nostra piattaforma credibile”. Oltre sedici milioni di utenti in Italia, 800 a livello globale: LinkedIn sta realizzando una vera e propria rivoluzione nel mondo del lavoro, in grado di ispirare anche grandi amministratori delegati o responsabili risorse umane di grandi aziende. “Gli utenti di LinkedIn – ci spiega ancora Albergoni – possono partecipare a conversazioni al pari livello di direttori di grandi aziende, e quindi hanno un’opportunità di trovare lavoro maggiore rispetto al tradizionale curriculum. E in un mondo in cui fare del personal branding è sempre più importante, comunicare i propri valori e le proprie progettualità ed essere visti dagli altri per ampliare la propria rete crea certamente molte più opportunità”.

inPA e l’accordo con la Pubblica Amministrazione 

Negli ultimi mesi il percorso di LinkedIn Italia si è ampliato anche in ambito pubblico, con la creazione di inPA, un portale nazionale del reclutamento che ha l’obiettivo – spiega il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta – di individuare e coinvolgere il maggior numero possibile di professioni e alte specializzazioni nelle procedure indette dalle amministrazioni per la selezione del personale necessario alla realizzazione dei progetti del PNRR, in un sistema che si integra con LinkedIn per permettere un “passaggio di talenti”. “Vi sono debitore – ha affermato il ministro collegandosi in streaming alla festa per i dieci anni del social network – perché riconosco in questa straordinaria piattaforma un modello ispiratore. Conoscendo LinkedIn e vedendo che il modello funziona ho pensato di portarlo a bordo, questa è la rivoluzione che vogliamo fare nella pubblica amministrazione”. Entro cinque anni, ha spiegato Brunetta, attraverso inPA verrà reclutato oltre un milione di lavoratori. 

LinkedIn tra dieci anni

Cosa ci aspetta nel futuro di LinkedIn e dove si vede LinkedIn tra dieci anni? Le parole chiave, ci spiega ancora il country manager Albergoni, sono inclusione, competenze e employee engagement: “Ci aspetta una piattaforma sempre più inclusiva dal punto di vista della diversità, vogliamo che molti più professionisti saltino a bordo di LinkedIn anche in categorie nuove e diverse. Ci sarà poi un’accelerazione importante per colmare i cosiddetti skill gap, cioè le competenze mancanti: su LinkedIn si potrà anche imparare a fare cose nuove, imparare nuove competenze soprattutto in ambito digitale. Terza cosa: integreremo dei sistemi che saranno in grado di aiutare le aziende a capire come stanno le persone, cosa succede negli uffici dal punto di vista delle sensazioni e della percezione del lavoro, per aiutare le persone a star meglio la mattina quando vanno in ufficio e la sera quando tornano a casa”.


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