Daniele Semeraro

Giornalista

Warcraft, vittoria dei gay dopo esclusione dal gioco



La casa di produzione del gioco aveva chiuso una “gilda” omosex
Ma dopo le proteste si è scusata e ha cambiato la propria politica

Warcraft world, “vincono” i gay
Blizzard li aveva sospesi dal gioco

di DANIELE SEMERARO

ROMA – La casa di produzione del popolare gioco di ruolo online “Warcraft world”, Blizzard, accusata da un’associazione che difende i diritti degli omosessuali di discriminazione, ha annunciato di voler cambiare la propria politica nei riguardi delle squadre composte da giocatori gay. La decisione è stata presa dopo le proteste di moltissimi tra gli oltre cinque milioni di utenti che regolarmente si connettono da tutto il mondo per partecipare al videogame online.

Scopo del gioco è quello di fronteggiare i mostri ed accrescere la propria esperienza. I giocatori, che possono scegliere, a scelta, di essere maghi, guerrieri, druidi, paladini o chierici, si riuniscono poi in “gilde”, con cui si aiutano a vicenda nel raggiungimento dell’obiettivo. E proprio una di queste gilde è stata, negli ultimi tempi, al centro dell’attenzione. Alcune settimane fa, infatti, una ragazza di nome Sara Andrews aveva inaugurato una gilda di nome LGBT (Lesbo, Gay, Bisexual, Trans) Friends, tutta dedicata agli amici di quelle “minoranze sessuali” presenti nel gioco. L’iniziativa era stata largamente sponsorizzata su uno dei forum ufficiali del gioco e così la Blizzard l’ha subito bloccata.

A questo punto l’associazione Stonewall, che da 1989 si occupa della difesa dei diritti delle lesbiche e degli omosessuali, ha dichiarato di essere “indignata” per l’accaduto: “La nascita di una gilda per gli amici degli omosessuali dovrebbe essere approvata, non bloccata sul nascere”. Uno dei portavoce, Jonathan Finney, si è poi augurato che quanto è accaduto “sia solamente un’incomprensione, senza l’intenzione di offendere nessuno”, auspicando che la Blizzard “riveda i piani in proposito di regolamento fino ad oggi applicato”. E così, in effetti, è stato: con un comunicato ufficiale, la Blizzard ha annunciato di essersi scusata (via e-mail) con Sara Andrews e di aver riabilitato la gilda, per la felicità di tutti i giocatori omosessuali. E per chi si batte contro le discriminazioni.

(13 febbraio 2006)


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