Daniele Semeraro

Giornalista

Arrivano anche in Italia gli smartphone Pixel 6 e Pixel 6 Pro di Google: la nostra prova


Si tratta di uno degli smartphone più attesi della stagione: veloce e scattante grazie al nuovo processore Google Tensor tutto incentrato sull’intelligenza artificiale, offre la migliore esperienza software Android, un comparto fotografico con tante funzioni innovative e un’attenzione al dettaglio in grado di stupire anche gli utenti più esigenti

Dopo alcuni mesi di attesa dopo lo sbarco negli Stati Uniti arriva anche in Italia Pixel 6, la nuova versione dello smartphone di Google caratterizzata da un nuovo processore, il Google Tensor, e dal sistema operativo Android 12. Di Google Pixel avevamo parlato molto bene nella recensione della versione 4 XL e anche questa volta non possiamo che confermare il nostro giudizio: Pixel 6 e 6 Pro sono smartphone innovativi, incentrati sull’usabilità, pieni di funzioni diverse dagli altri, con la migliore esperienza di Android (proprio perché, appunto, Android e Pixel sono entrambi di Google), un reparto fotografico interessantissimo e un prezzo molto competitivo rispetto agli altri smartphone top di gamma. Due le versioni: la 6 con schermo da 6,4 pollici e la 6 Pro, con schermo più grande, da 6,7 pollici.

Le caratteristiche principali

La linea 6 di Pixel è basata sul nuovo cuore pulsante Google Tensor: si tratta di un processore di tipo “system on a chip”, spiegano da Google, appositamente progettato per dispositivi mobili e per sfruttare al meglio tutte le potenzialità dell’intelligenza artificiale. Nella nostra prova tutte le attività svolte sul telefono si sono rivelate fluide e veloci e nelle nostre due settimane di test non abbiamo registrato alcun tipo di problema. Il display è super fluido, con una frequenza di aggiornamento di 90Hz per il 6 e una frequenza dinamica fino a 120Hz per il Pro, con colori sempre brillanti anche sotto la luce diretta del sole. A livello di design, che “si ispira alle finiture tipiche dei gioielli e degli orologi di lusso”, si legge in un blogpost di Google, i due modelli sono pressoché identici (a parte la grandezza dello schermo). Pixel 6 si presenta molto sottile, con un vetro curvo e un comparto fotografico posteriore in rilievo e in evidenza, con le fotocamere che trovano spazio disposte per orizzontale su una banda di metallo nero opaco. Peso 210 grammi, abbiamo trovato lo smartphone molto liscio tanto che abbiamo notato che tende a scivolare dalle mani o anche dalle superfici non completamente orizzontali: per questo, a nostro avviso, è bene acquistare insieme al telefono anche una cover. Presente la certificazione IP68 per la resistenza a piccole quantità di acqua e polvere. Pixel 6 è anche molto sicuro grazie al processore Titan M2 di nuova generazione che interagisce con la sicurezza di Tensor per proteggere i dati sensibili, i pin e le password. All’interno delle impostazioni vi è poi un menu interamente dedicato alla sicurezza che offre un colpo d’occhio su tutte le caratteristiche del telefono e dà suggerimenti su cosa fare per renderlo, eventualmente, più sicuro. Attraverso la Dashboard della Privacy, infine, riusciamo ad avere sempre sotto controllo le autorizzazioni date alle app (posizione, fotocamera, microfono, contatti, etc). La durata della batteria (4.616 mAh sul 6, 5.003 mAh sul 6 Pro) è in media con gli altri smartphone top di gamma: con una carica è possibile utilizzare il telefono in modo intenso per oltre una giornata intera, fino a un giorno e mezzo con un utilizzo medio. Nella confezione non è presente il caricabatterie (solo il cavo). Veloce e reattivo il riconoscimento dell’impronta mentre, per il momento, Google Pixel 6 non supporta il riconoscimento del volto per lo sblocco del telefono. A livello di memoria, sul Pixel 6 troviamo 8 gigabyte di Ram, 12 sul 6 Pro.

Cosa rende Pixel diverso dagli altri e l’esperienza di Android 12

Android 12 rende il telefono completamente personalizzabile, a partire dallo sfondo: tutta l’interfaccia, infatti, si aggiorna in base al wallpaper che scegliamo riflettendo dai menu alle icone alle app una palette di colori simile a quella contenuta nello sfondo. In Pixel 6 e Pixel 6 Pro sono stati migliorati il riconoscimento vocale e i modelli di comprensione della lingua ed è stata introdotta la funzionalità Traduzione dal Vivo per scambiare messaggi con persone di diverse lingue. Tutte queste attività avvengono direttamente sul dispositivo e vengono eseguite senza connessione di rete, quindi non inviano nostri dati personali a server esterni, assicurano da Google. E c’è pure la modalità interprete con cui tradurre – a turno – ciò che viene detto in 48 lingue. Un elemento che sempre mettiamo in luce quando proviamo i Google Pixel sono le suonerie, sempre molto curate, discrete, innovative.

Il comparto fotografico

Davvero buono il comparto fotografico: sul retro del 6 troviamo un sensore principale da 50 megapixel (in grado di catturare fino al 150% di luce in più rispetto alla telecamera di Pixel 5) e uno grandangolare da 12 megapixel; sul 6 Pro troviamo, invece, un sensore principale da 50 megapixel, uno grandangolare e un teleobiettivo da 12 megapixel con zoom ottico fino a 4x e digitale fino a 20x. Con la fotocamera anteriore ultra-wide si possono registrare video fino alla qualità 4K. Siamo rimasti molto soddisfatti dalle foto e dai video che abbiamo scattato in diverse condizioni di luce, dai colori nitidi e sempre naturali. Ma è il software la vera “meraviglia” del comparto fotografico: attraverso la modalità gomma magica e la potenza di calcolo del processore è possibile “far sparire” in un attimo (con risultati davvero molto soddisfacenti) persone estranee o oggetti indesiderati dalle nostre foto. Pensiamo, ad esempio, a quando scattiamo una foto davanti a un monumento e dietro di noi ci sono altre persone: farle sparire con il nuovo Pixel diventa un gioco da ragazzi, basta selezionarle. Molto buona anche la qualità di riprese e scatti in movimento: grazie alle opzioni come il Panning e l’Esposizione lunga è possibile scattare foto a soggetti che si muovono lasciando lo sfondo sfocato; oppure scattare foto con lunga esposizione. Nella sua presentazione Google ha puntato molto anche sulla nuova modalità Real Tone, che promette di rendere più fedeli alla realtà le foto, i video e le funzionalità di correzione automatica applicati a persone che non hanno la pelle bianca.

Verdetto, disponibilità e prezzi

Come si evince dalla nostra recensione abbiamo apprezzato davvero molto i nuovi Pixel 6 e Pixel 6 Pro. Avevamo definito il modello precedente uno “smartphone umano” e confermiamo il nostro verdetto. Pixel 6 include almeno cinque anni di aggiornamenti di sicurezza e si acquista esclusivamente sul Google Store al prezzo di partenza di 649 euro (in Italia per ora è commercializzata solo la versione da 128 gigabyte di spazio di archiviazione, colore nero tempesta), il 6 Pro costa invece 899 euro (versione da 128 gigabyte di spazio di archiviazione, colore nero tempesta).

Pro e Contro

PRO
Velocità e esperienza utente
Comparto fotografico

CONTRO
Molto liscio, senza cover scivola facilmente
Per il momento manca riconoscimento facciale


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