Design innovativo, grande velocità, due telecamere: è il nuovo oggetto del desiderio presentato oggi a San Francisco davanti a una platea di appassionati, giornalisti e blogger
di DANIELE SEMERARO
Ha un design tutto nuovo, è nove volte più veloce, ha due telecamere, può essere bianco o nero. È il nuovo iPad 2, presentato oggi a San Francisco con una sorpresa: un magrissimo Steve Jobs è apparso come per magia sul palco dello Yerba Buena Center, affollatissimo – come sempre durante le presentazioni di nuovi prodotti – di appassionati, giornalisti e blogger.
Dopo l’annuncio shock di metà gennaio, in cui Jobs annunciava di volersi prendere un periodo di riposo per motivi di salute (Jobs, lo ricordiamo, ha subito un’operazione per cancro al pancreas nel 2004 e un trapianto di fegato nel 2009), si pensava infatti che questo sarebbe stato il primo grande evento Apple senza di lui. E invece non solo ha partecipato all’evento, ma è rimasto per oltre un’ora sempre in piedi.
“È tanto che ci lavoravamo, non potevo perdermi la presentazione del prodotto del 2011, l’iPad 2”, ha esordito Jobs. Le nuove funzionalità su cui da settimane circolano ipotesi e indiscrezioni sono diverse. Un design rinnovato, un processore più veloce (A5 Dual Core), una scheda grafica nove volte più performante rispetto all’iPad 1, un giroscopio, un accelerometro, una bussola e soprattutto due telecamere – una frontale e una posteriore – che registrano filmati in alta definizione.
Grande attenzione, infatti, è stata data alla multimedialità: grazie alla telecamera frontale è possibile anche effettuare videoconferenze, se coperti da segnale Wi-Fi, e collegarsi con altri iPad, iPhone e computer Apple. Inoltre, con il software iMovie sarà possibile montare video di qualità professionale in alta definizione. Disponibile, poi, anche Garageband, applicazione Apple già presente sui computer fissi e portatili che permette di suonare e lavorare con la musica. Addirittura – saranno contenti i musicisti – se si imposta la modalità “pianoforte”, iPad è in grado di percepire la pressione delle dita sui tasti visualizzati sullo schermo, e rendere quindi la musica molto meno meccanica.
iPad 2, che secondo Steve Jobs è molto più maneggevole del predecessore, è il 33% più sottile dell’iPad 1 e dell’iPhone 4 e verrà venduto in due tipologie (una solo con connettività Wi-Fi e una con connettività Wi-Fi + 3G) e in tre diverse versioni: 16, 32 e 64 Gb.
“La gente rideva di noi – ha aggiunto Jobs – perché abbiamo utilizzato la parola ‘magico’ riferendoci al primo iPad. Che poi si è rivelato veramente magico”. Basti pensare, ha aggiunto, che in solo nove mesi di commercializzazione sono stati venduti ben 15 milioni di iPad, più di qualsiasi altro computer tablet mai commercializzato, con un ricavo di 9,5 miliardi di dollari e più di 65mila applicazioni presenti nel catalogo App Store.
Ma iPad, lo ricordiamo, è anche una delle piattaforme più utilizzate per acquistare e leggere libri. Con l’arrivo dei 17mila libri nel catalogo della casa editrice Random House, Apple ha annunciato che attualmente in tutto il mondo ci sono ben 2.500 editori che utilizzano la piattaforma di iPad per l’editoria elettronica, con 200 milioni di account attivi in tutto il mondo.
Apple ha infine presentato anche un’innovativa custodia magnetica che abbraccia il nuovo gioiellino e che, quando si chiude, mette a riposo l’iPad: ha un interno in microfibra che pulisce lo schermo e un esterno in poliuretano o in pelle.
L’iPad 2 arriverà negli Stati Uniti l’11 marzo; il 25 marzo in altri 26 paesi tra cui molto probabilmente l’Italia. I prezzi rimarranno invariati: anche se il dato non è ancora ufficiale, si partirà da 499 euro per la versione Wi-Fi da 16 Gb per arrivare ai 799 euro della versione Wi-Fi + 3G da 64 Gb.
Novità, infine, anche per i possessori del vecchio iPad e di iPhone: l’11 marzo verrà reso disponibile gratuitamente l’aggiornamento del sistema operativo (iOS 4.3) con molte nuove funzioni tra cui una maggiore velocità di caricamento delle pagine Web e la possibilità di trasformare il proprio tablet o telefonino in un vero e proprio hotspot Wi-Fi. Funzione che, a dire il vero, era già presente su numerosi altri prodotti della concorrenza.
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