Daniele Semeraro

Giornalista

Gatti, monaci, scheletri e ascensori


Gatti, monaci, scheletri e ascensori

Il felino convocato in tribunale, la donna che dorme sull’aereo, il marito che porta la mamma in luna di miele, il monaco con lo scheletro. Notizie incredibili ma vere dal mondo

 

STATI UNITI, GATTO CONVOCATO IN TRIBUNALE COME GIURATO
Chissà se i suoi miagolii verranno ritenuti attendibili: un gatto è stato convocato come giurato in tribunale a Boston. Nonostante le proteste della sua padrona, che ha più volte ripetuto a chi voleva notificare l’atto che si trattava di un incredibile malinteso. La padrona dell’animale, in particolare, aveva regolarmente denunciato il suo gatto Sal nel censimento 2010, ben specificando che si trattava di un felino. I computer della giustizia statunitense, però, non hanno letto la voce “segni particolari” e hanno così sorteggiato il gatto a far parte di una giuria popolare. Ora, secondo la legge, il gatto dovrà presentarsi alla Corte Suprema di Boston il 23 marzo come giurato, pena la denuncia e il carcere. Intervistata dal quotidiano inglese Daily Mail, la padrona si chiede: “Come farà il gatto a rispondere se l’imputato sarà colpevole o innocente? Dirà miao?”. “Gli piace stare seduto sulle mie ginocchia mentre guardiamo le serie poliziesche alla Tv – ha ironizzato poi il marito della padrona – ma nonostante tutto non credo sia qualificato per fare il giurato”.

 

PORTA MAMMA IN LUNA DI MIELE, LEI CHIEDE IL DIVORZIO
Italiani mammoni? Sicuramente è un luogo comune. Ma leggendo questa notizia forse qualcuno confermerà il dato. Ebbene, è successo che una donna 36enne ha chiesto il divorzio dal marito (a pochi giorni dal matrimonio) perché quest’ultimo aveva portato la mamma (avete capito bene!) in luna di miele con loro due. Secondo quanto riferito dai legali della donna, la mattina della luna di miele la neo-sposina si è presentata all’aeroporto, ma ad attenderla ha trovato il neo-marito e anche la suocera. Entrambi pronti per partire insieme per Parigi, appassionatamente. L’uomo ha cercato di scusarsi spiegando che la mamma aveva problemi di salute e non poteva restare da sola a casa e assicurando, tra l’altro, alla moglie che aveva prenotato due camere distinte. La donna, su tutte le furie, è partita insieme al marito e alla suocera. Ma evidentemente il viaggio non dev’essere andato bene: appena tornata a Roma ha chiesto il divorzio, denunciando un attaccamento emozionale eccessivo tra il marito e la madre.

 

IL MONACO CON LO SCHELETRO NELLA VALIGIA
Chi di noi non ha uno scheletro nell’armadio? C’è però chi è andato oltre, mettendo uno scheletro in una valigia. È accaduto a un monaco cipriota, fermato all’area check-in dell’aeroporto di Atene perché – letteralmente – trovato a viaggiare con uno scheletro all’interno della valigia. Il religioso si è giustificato spiegando che stava riportando le reliquie di una santa in un monastero. Dopo una perquisizione accurata, all’interno della valigia dell’uomo, fermato dalla polizia di frontiera, sono stati rinvenuti pezzi di ossa avvolti in vecchio stracci. “Il monaco – ha spiegato il portavoce della polizia – ha ripetuto più volte che si trattava dei resti sacri di una santa che dovevano ritornare al più presto in un monastero cipriota”. In realtà non si trattava di una santa né della chiesa greca né di quella cipriota ortodossa, bensì di una suora morta quattro anni fa. In molte chiese della tradizione greca ortodossa è normale venerare le reliquie dei santi; tuttavia non è normale venerare quelle di una suora. Probabilmente si trattava, dunque, di un monaco appartenente a una setta interna alla chiesa cipriota, che venerava la suora pur non essendo lei stata ufficialmente ancora nominata santa. Per questo è stato rilasciato ma dovrà rispondere, d’accordo con le autorità religiose, alle accuse di usurpamento di cadavere e sacriegio. L’uomo è stato anche sospeso dalle attività monastiche per tre mesi.

 

DONNA SI ADDORMENTA SULL’AEREO E RIMANE INTRAPPOLATA
Negligenza e sequestro di persona. Più la richiesta di un mega-risarcimento per danni morali. È quanto ha chiesto la signora Ginger McGuire, 36 anni, alla compagnia aerea United Airlines per essere rimasta imprigionata tutta una notte in un aereo parcheggiato all’aeroporto internazionale di Philadelphia. La donna, molto stanca perché reduce da un lungo viaggio, si era addormentata durante il volo e – incredibilmente aggiungiamo noi – non è riuscita a svegliarsi per l’atterraggio. Così i 50 passeggeri sono usciti dalla cabina e lei è rimasta beatamente a dormire. Incredilbmente nemmeno le hostess si sono accorte della sua presenza a bordo (“Eravamo troppo stanche, ci costringono a turni massacranti, qualche problema ogni tanto può accadere”, hanno poi cercato di giustificarsi) e così hanno chiuso l’aereo e sono andate a casa. Il giorno successivo la donna si è svegliata, ha realizzato di essere intrappolata in un aereo sigillato e fermo al parcheggio e ha iniziato a chiamare tutti i numeri di emergenza per cercare di uscire dall’aereo. Ma incredibilmente, una volta arrivati i soccorsi, ha dovuto attendere altre quattro ore in attesa che la polizia veridficasse che non si trattava di una terrorista!

 

LADRI RIMANGONO BLOCCATI IN ASCENSORE E CHIAMANO POLIZIA
In ogni appuntamento del Follini ma Vero non può mancare una storia che riguarda i ladri. E così ci spostiamo in Germania, dove due “aspiranti ladri” sono stati costretti a chiamare la polizia dopo essere rimasti bloccati all’interno di un ascensore. Anzi, della tromba di un ascensore. “Sembra molto strano ma è così – ha detto al telefono uno dei ladri parlando con la polizia di Colonia – vi chiamiamo dal telefono di emergenza dell’ascensore per chiedervi aiuto: siamo rimasti intrappolati”. In particolare, i “ladri” avevano fatto irruzione in un grattacielo durante la notte, sono entrati nell’ascensore e hanno provato – smontando una parte della cabina – a metterlo in funzione nonostante fosse stato bloccato dagli agenti di sicurezza come ogni notte. L’ascensore si è chiuso ma non si è più riaperto. Per questo i due, rispettivamente di 31 e 37 anni, non hanno potuto fare altro che chiamare i soccorsi. Tra l’altro uno dei due ha anche chiesto l’intervento di un medico per essersi fatto male durante il tentativo di aprire la porta e arrampicarsi all’interno della tromba dell’ascensore. Genio!


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