Daniele Semeraro

Giornalista

La città fantasma (di Google)


La città fantasma (di Google)

Allarme in Florida. Una cittadina di nome Sunrise è scomparsa per la terza volta in pochi anni da tutti i siti Google. Creando non pochi problemi a cittadini, aziende ed automobilisti

 

“Una mattina mi sono svegliato all’alba, allertato da decine di mail che continuavano ad arrivare sul mio telefonino. Pensavo fosse successa una catastrofe ambientale… un terremoto, un’inondazione, uno tsunami. Invece no, è successo qualcosa di molto peggiore: eravamo spariti, per la terza volta, da Google“. Inizia così il racconto di Mike Ryan, sindaco di Sunrise, un’importante città di 90mila persone in Florida.

Qual era il motivo di così tanto scompiglio? Semplice: Sunrise, per la terza volta in pochi anni, era scomparsa letteralmente da tutti i siti di Google. Dalla mappe, principalmente. Mappe che però sono collegate alla ricerca online, alle attività commerciali, alle indicazioni per l’utilizzo dei trasporti pubblici, ai siti di compravendita immobiliare, e chi più ne ha più ne metta. Spariti, dunque, anche tutti i riferimenti al municipio, ai servizi di pubblica utilità, ai cinema, ai negozi, con danni economici per migliaia di dollari.

Ma soprattutto c’è stato il grande problema dei navigatori satellitari: le Mappe di Google vengono ormai sfruttate da numerosissimi navigatori, soprattutto quelli installati sui telefoni cellulari di ultima generazione (vedi, solo per fare due esempi, gli iPhone e i cellulari con sistema operativo Android). Dunque, per diversi giorni, tutti coloro che – sia dal computer che dal proprio cellulare – inserivano come destinazione “Sunrise, Florida” venivano reindirizzati a Sarasota, Florida, cioè la città più “vicina”, dal punto di vista strettamente lessicale, a Sunrise. Ma di certo non vicina geograficamente: le due città, infatti, distano oltre 320 kilometri.

E le prime avvisaglie del problema sono arrivate proprio da giudatori e camionisti distratti o che non conoscevano la Florida, ritrovatisi dall’altra parte dello stato proprio per aver seguito ciecamente il navigatore satellitare. Eppure Sunrise non è una piccola città, ma è meta di numerosi appassionati di shopping per i suoi grandi magazzini e per il mega-store di Ikea e anche di appassionati di Hockey, con un’importante squadra che milita nella prima divisione.

Google ha parlato di un fantomatico “problema tecnico”, e se attualmente digitiamo Sunrise, troviamo tutto al suo posto. Per diverse settimane, però, la città era letteralmente scomparsa. Tanto che solo una protesta pubblica con tanto di manifestazioni e scambio di carte bollate è riuscita a risolvere la situazione.

“So benissimo che gli errori e i problemi tecnici possono accadere – ha raccontato il sindaco a diverse trasmissioni televisive – e capisco anche che l’algoritmo di ricerca di Google sia qualcosa di estremamente complicato. Quello che ci dà fastidio è il fatto che non è la prima volta che accade, e accade sempre alla nostra città. In realtà Sunrise non è l’unica città scomparsa dal motore di ricerca: altre cinque città statunitensi (La Jolla e Imperia Beach in California, Rogers in Minnesota, Wickliffe in Ohio, Woodstock in Virginia) sono sparite per qualche ora. Sunrise, invece, è sparita per tre volte, e di queste l’ultima – avvenuta qualche settimana fa – ha creato un vero e proprio scompiglio.


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