Daniele Semeraro

Giornalista

“Ecco come abbiamo reso più sicuro il Museo Hofburg”


Panasonic ha installato nel “tempio dell’arte di Bressanone”, che ospita importanti opere, oltre 80 telecamere di ultima generazione per sorvegliare le sale, le facciate, il cortile

Ottantasei telecamere per rendere il Museo Hofburg di Bressanone, in provincia di Bolzano, più sicuro per i visitatori e le opere. Per il rinnovamento, inaugurato qualche mese fa, di un Museo che racconta non solo la storia della Diocesi ma anche la storia della religione e la storia politica della zona sono state scelte le telecamere di Panasonic delle serie U e S.

Il Museo e le sue opere più famose

L’esigenza del museo, che oggi ospita nelle sue oltre settanta sale espositive una collezione di altissimo pregio tra cui opere d’arte dal Medioevo al XX secolo, il Tesoro del Duomo e il Museo del Presepe, era quella di rinnovare l’impianto di sorveglianza esistente (datato, basato su telecamere analogiche e non più manutenibile) e rendere più efficiente la videosorveglianza “adottando, ci spiegano, soluzioni superiori e in grado di offrire una qualità delle immagini al passo con l’evoluzione nel settore e allo stato dell’arte”. “Le opere che custodiamo – racconta il direttore del museo Peter Schwienbacher – sono lo specchio della società e raccontano non solo la spiritualità ma anche il modo di credere. Sicuramente la nostra opera più importante – aggiunge – è la Casula di Sant’Alboino dell’anno Mille; inoltre abbiamo una collezione di presepi tra le più famose al mondo, e per questo per noi è importante la sicurezza delle persone e soprattutto delle opere, grande gioiello delle nostre zone”.

Il sistema di Panasonic

Guidato dalla società NICOM Securalarm, il Museo – al cui interno si dice abbia suonato anche Mozart – ha rinnovato il suo sistema di telecamere con l’installazione di modelli IP. In particolare, 75 della serie U per le sale (adatte a stanze di media dimensione con bassa illuminazione), una dedicata alla biglietteria e 9 della serie S (con specifici teleobiettivi ottici) deputate alla sorveglianza dei corridoi, della facciata frontale e dell’ampio cortile esterno. In particolare, le telecamere dotate di LED IR permettono di ottenere immagini di alta qualità a colori e molto nitide anche al buio. Il sistema, inoltre, grazie alle telecamera a cupola “dome” e ottica grandangolare si inserisce discretamente nell’allestimento del museo, in modo tale che l’alta tecnologia non “cozzi” con le opere d’arte esposte. A completare la configurazione, un hub di registrazione h24 da 30 terabyte.


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