Daniele Semeraro

Giornalista

Rivoluzione App Store, Apple apre a negozi di app alternativi


Rivoluzione App Store, Apple apre a negozi di app alternativi

Attese per ottemperare alle richieste dell’UE, le novità riguardano le applicazioni di default, i marketplace di app e le opzioni di pagamento. Al via dal nuovo aggiornamento iOS di marzo

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Per ottemperare alle richieste dell’Unione Europea e alla Normativa sui Mercati Digitali (DMA) Apple ha annunciato una serie di cambiamenti – abbastanza epocali – che investono App Store, applicazioni predefinite, opzioni per l’elaborazione dei pagamenti e per la distribuzione delle app. Fulcro dell’operazione, il nuovo aggiornamento 17.4 di iOS, che sarà diffuso a partire da marzo. Le modifiche riguardano gli utenti europei e gli sviluppatori che operano nel Vecchio Continente.

App Store alternativi

A partire dal prossimo aggiornamento sarà possibile installare e utilizzare app store alternativi rispetto a quello “ufficiale” di Apple. Gli sviluppatori potranno dunque scegliere se pubblicare una nuova app sul tradizionale App Store di Apple o se utilizzare un altro marketplace. Questi “negozi” alternativi dovranno comunque rispettare criteri specifici e politiche trasparenti “per evitare problemi all’integrità della piattaforma”. Per far questo la parola chiave utilizzata da Apple è “autenticazione”: una sorta di revisione di base che si applicherà a tutte le app, indipendentemente dal loro canale di distribuzione, focalizzata sulla protezione degli utenti che prevede una combinazione di controlli automatizzati e revisione umana. Ogni app, inoltre, avrà una sorta di “biglietto da visita” che permetterà a chi la sta per installare di leggere una descrizione delle funzionalità, guardare gli screenshot e leggere altre informazioni essenziali. Inoltre, l’utente dovrà dare l’ok specifico all’app store alternativo prima che venga installata l’applicazione; è sempre possibile poi revocare questo permesso.

Più libertà sulle app di default

Novità anche sulle app di default: l’utente potrà scegliere quale browser o quale app di posta elettronica o di pagamenti utilizzare come impostazione predefinita. Non più dunque solo Safari, Mail e Wallet: gli utenti potranno scegliere che il browser principale sia un altro (ad esempio Chrome o Firefox), così come l’applicazione per la posta elettronica. 

Più libertà sulle opzioni di pagamento

Tra le novità annunciate oggi, anche una serie di cambiamenti ai processi di pagamento: gli sviluppatori potranno infatti scegliere un fornitore di servizi di pagamento diverso da Apple e potranno anche informare gli utenti europei su promozioni, sconti e altre offerte disponibili al di fuori delle loro app. In questo caso, Apple specifica che non sarà in grado di supportare i clienti che riscontrano problemi, truffe o frodi e non sarà in grado di emettere eventuali rimborsi.

Interoperabilità “espansa”

Infine, questione tecnica ma altrettanto importante: con il nuovo aggiornamento viene data la possibilità agli sviluppatori di utilizzare direttamente all’interno delle proprie app la funzionalità NFC, che sta alla base dei pagamenti contactless. Le applicazioni delle banche, ad esempio, potranno offrire direttamente la possibilità di effettuare pagamenti senza passare da Apple Pay. Infine, gli sviluppatori potranno scegliere di usare dei motori web diversi da Webkit – il motore alla base del browser Safari – in grado di trasformare le pagine in esperienze interattive.


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